Unicredit chiude il bilancio 2020 – l’ultimo curato dal Ceo Jean Pierre Mustier, in uscita anticipata – con una perdita pari a 2,78 miliardi di euro. Il risultato è peggiore delle attese del mercato, che in media aveva previsto un rosso pari a 2,3 miliardi. A determinare l’ammanco sono 5 miliardi di accantonamenti per le rettifiche sui crediti 2020, necessarie per far fronte in sicurezza all’effetto Covid, che – come sottolineato mercoledì anche dalla Banca d’Italia – è destinato a produrre una nuova ondata di crediti deteriorati in tutto il sistema del credito. Al netto degli accantonamenti straordinari, Unicredit chiude l’anno scorso con un utile netto di 1,3 miliardi. Per il 2021, l’istituto conferma di puntare a un utile netto superiore a tre miliardi.
Unicredit ha annunciato inoltre che, “in considerazione dell’avvenuta identificazione di Andrea Orcel quale candidato alla carica di Amministratore Delegato in occasione della prossima Assemblea degli Azionisti prevista per il 15 aprile 2021 e dell’approvazione in data odierna dei risultati al 31 dicembre 2020”, il Cda “ha condiviso con Jean Pierre Mustier di risolvere anticipatamente il rapporto di lavoro – in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di UniCredit – a far data da domani 11 febbraio 2021”.
L’interregno sarà affidato al direttore generale Ranieri de Marchis, che terrà le redini del gruppo “fino alla nomina del nuovo Amministratore Delegato” con “tutte le deleghe ad oggi attribuite all’Amministratore Delegato. Ranieri de Marchis manterrà anche l’incarico di co-COO del Gruppo, che al momento ricopre”.
Mustier si congeda dal gruppo affermando che il suo successore, Andrea Orcel, “porta al gruppo un patrimonio di esperienza e una straordinaria serie di risultati nella finanza internazionale. Ha tutti i numeri per guidare Unicredit nella prossima tappa del suo percorso”.
Tornando ai numeri del bilancio, sul fronte patrimoniale Unicredit chiude il 2020 con un Cet1 ratio pro forma fully loaded al 15,08% e un Cet1 MDA buffer fully loaded pro forma a 605 punti base.
Le esposizioni deteriorate lorde del portafoglio non core sono in calo a 3,7 miliardi e il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi del gruppo si attesta al 4,5%.
Infine, il Cda propone la distribuzione ordinaria e straordinaria di capitale per 1,1 miliardi. “Per il 2021 – si legge ancora nella nota – la distribuzione ordinaria del capitale sarà conforme alla raccomandazione sui dividendi pubblicata dalla Bce il 15 dicembre 2020, che per Unicredit limita la distribuzione a 447 milioni fino al 30 settembre 2021. All’Assemblea degli Azionisti sarà quindi sottoposta una proposta di payout ordinario di 268 milioni in dividendi in contanti e 179 milioni in riacquisti di azioni proprie. Per il 2021 è prevista la distribuzione straordinaria di capitale pari a 652 milioni, interamente sotto forma di riacquisti di azioni proprie. La proposta sarà sottoposta all’Assemblea degli Azionisti nell’aprile 2021 con attuazione dopo il primo ottobre 2021”.