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Unicredit: meno utili e ricavi, ma liquidità e capitale reggono

Imagoeconomica

Unicredit archivia il primo semestre 2020 con una perdita di 2,28 miliardi di euro, che si confronta con l’utile di oltre 3 miliardi registrato nello stesso periodo del 2019. Se tuttavia si restringe lo sguardo al secondo trimestre, la Banca registra un utile di 420 milioni, dato superiore alle stime degli analisti, che in media non andavano oltre ai 347 milioni di euro, anche se in calo del 77,4% su base annua (da oltre 1,8 miliardi).

Per quanto riguarda i ricavi, nel semestre hanno registrato una flessione del 7,9%, a 8,54 miliardi, mentre fra aprile e giugno il calo è stato lievemente più contenuto: -7,7% su anno, a 4,2 miliardi, a causa principalmente del “lockdown nei mercati core, che per la maggior parte del trimestre ha provocato una diminuzione delle commissioni commerciali”, si legge nel comunicato.

“Abbiamo visto i primi segnali di ripresa commerciale alla fine del secondo trimestre 2020, quando le economie hanno iniziato a riaprire nella maggior parte dei nostri mercati core – commenta il Ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier – Grazie alla positiva attuazione di Transform 2019 abbiamo una robusta posizione di liquidità e un capitale molto solido, con un Cet1 Mda buffer fully loaded di 481 punti base, ampiamente al di sopra del nostro target di 200-250 punti base. Questa posizione ci ha consentito di continuare a supportare i nostri clienti e le comunità in tutta Europa durante questo contesto impegnativo”.

Nonostante l’impatto del Covid-19, infatti, Unicredit conferma gli obiettivi di bilancio per il 2021, che prevedono un utile netto da 3-3,5 miliardi di euro e un RoTE tra il 6 e 7%, con una “buona posizione per rafforzare la base clienti e fornire un supporto continuo agli stakeholder”, prosegue il comunicato.

Sul fronte dividendi, Unicredit conferma che rispetterà le raccomandazioni della Bce e non pagherà cedole nel 2020, né effettuerà riacquisti di azioni. La politica di distribuzione del capitale prevista nel piano Team 23 sarà ripristinata dal 2021.

Mustier ha aggiunto che nel secondo trimestre Unicredit “ha operato in stretta collaborazione con i governi di tutti i Paesi in cui è presenti per fornire prestiti garantiti e offrire moratorie per un totale di oltre 41 miliardi di euro”.

Infine, nonostante le voci insistenti sul riaccendersi del risiko bancario dopo l’operazione Intesa-Ubi, Mustier ha ribadito il suo no alle fusioni: “Niente M&A – ha detto – Il nostro piano è basato su assunzioni di crescita organiche. Pensiamo che l’Italia abbia bisogno di banche molto forti: noi siamo una banca molto forte”.

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Categories: Finanza e Mercati