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Unicredit, meno esuberi e 2600 assunzioni

Pixabay

Meno esuberi, in calo da 6.000 a 5.200 con i prepensionamenti volontari, e 2.600 assunzioni di giovani a tempo indeterminato. Sono le cifre chiave dell’accordo raggiunto da Unicredit e sindacati in merito al piano strategico “Team 23”, firmato giovedì e annunciato dopo la chiusura di Borsa. Il piano prevede che ulteriori 800 dipendenti, in aggiunta ai 5.200 che opteranno per il prepensionamento, saranno riqualificati e adibiti a nuovi ruoli professionali anziché inclusi nel pacchetto-esuberi. Quanto alle assunzioni, oltre ai 2.600 giovani, è prevista la conferma di 900 apprendistati in contratti di lavoro a tempo determinato.

L’altro elemento significativo dell’intesa raggiunta con i sindacati – rispetto al piano esuberi Unicredit lanciato in febbraio – è il premio collettivo di produttività annuale (1.430 euro a Conto Welfare ovvero 880 euro in forma monetaria), con un aumento medio del 10% su base annua, che riconosce ai dipendenti italiani alla produttività e alla redditività del Gruppo nel 2019.

Unicredit sta anche investendo nel rafforzamento e nella creazione di due Poli nel Sud Italia (Sicilia e Campania) per l’accentramento di attivita’ di back office e di gestione della clientela. Il Gruppo – precisa la nota con la quale è stata annunciata l’intesa – amplierà ulteriormente la sua offerta di Welfare e investirà in iniziative per migliorare il Work Life Balance (l’equilibrio casa-lavoro) dei propri dipendenti attraverso ad esempio l’introduzione di un congedo di paternità retribuito di 10 giorni e l’aumento progressivo dell’importo del buono pasto.

Da segnalare inoltre che, grazie all’intesa raggiunta, il contributo al fondo pensione aumenterà al 4% per gli apprendisti durante i primi tre anni di lavoro. Inoltre, le attuali polizze assicurative sulla salute e sulla vita vengono confermate in modo strutturale. E’ stata inoltre introdotta una nuova copertura assicurativa in caso di premorienza per proteggere i dipendenti che hanno sottoscritto un mutuo.

“Con la conclusione degli accordi in Austria, Germania e Italia
sono stati raggiunti i target di Team23 in termini di ricadute sul personale” afferma la nota Unicredit che sottolinea come l’intesa concordata abbia trovato una soluzione “in modo positivo e socialmente responsabile. Ciò contribuisce a rafforzare la competitività, la produttività e la redditività del Gruppo, a beneficio di tutti gli stakeholder”.

Positivi i commenti dei sindacati a partire da First Cisl. “L’accordo è un risultato importante e le 2.600 assunzioni previste rappresentano un segnale di speranza per un Paese che attraversa uno dei momenti più bui della sua storia. Quanto alla trattativa, siamo riusciti a migliorare nettamente le condizioni che ci erano state prospettate con la lettera di avvio della procedura”, afferma il segretario nazionale di First Cisl, Mauro Incletolli. Il segretario generale della Fisac-Cgil, Giuliano Calcagni, mette in luce “la positiva riduzione degli esuberi da 6000 a 5200, con 800 riqualificazioni professionali, confermato il rapporto di sostituzione uno a due con 2600 assunzioni di giovani a tempo indeterminato”. Cosi’ il segretario generale della Fisac-Cgil, Giuliano Calcagni, commenta l’intesa sulle ricadute occupazionali del piano Team 23. “Bene l’attenzione al Mezzogiorno – aggiunge – con la costituzione di due poli a Napoli e a Palermo, ticket pasto a 6 euro e 7 euro a fine piano”.

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