Colpo di scena al vertice di Unicredit, la seconda banca italiana che oggi ha riunito il proprio Cda per esaminare i conti del trimestre e lo stato dell’arte della selezione della candidature per il rinnovo della presidenza. A sorpresa ha guadagnato terreno la candidatura dell’ex ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che è stato subito cooptato come consigliere indipendente nel cda della banca e designato presidente in vista dell’assemblea di primavera che sarà chiamata a formalizzare la nomina e a rinnovare l’intero board.
La designazione di Padoan è in realtà il frutto di una mediazione tra il Ceo, Jean-Pierre Mustier, che in prima battuta sponsorizzava altre candidature, e i suoi critici che sottolineavano l’importanza di un Presidente non ostile ma del tutto indipendente al Ceo.
Già Segretario generale e capoeconomista dell’Ocse e poi ministro dell’Economia nei governi Renzi e Gentiloni e attualmente parlamentare del Pd, Padoan gode di ampio credito sia in Italia che all’estero per gli alti incarichi che ha ricoperto prima al Fondo Monetario Internazionale a Washington, dove è stato Direttore, e poi all’Ocse a Parigi.
Resta da capire come inciderà la nomina di Padoan sul futuro del Ceo, Jean Pierre Mustier che è in scadenza come tutto il board e non ha ancora deciso se accettare o meno il terzo mandato. Molto dipenderà anche dall’approvazione o meno del vertice Unicredit del progetto di Mustier di scorporare gli asset esteri e di raggrupparli in un subholding da quotare alla Borsa di Francoforte, mosse che potrebbero preludere a un’aggregazione con Bnp Paribas o a nuovi orizzonti nel consolidamento italiano.