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Unicredit lancia una Opa da 10,1 miliardi di euro su Banco Bpm. Così Orcel punta a creare il secondo polo bancario

Imagoeconomica


Non è finita la partita di risiko in Italia. Mentre ancora è in corso la giocata di Unicredit su Commerzbank, è lo stesso istituto guidato da Andrea Orcel ad aprire oggi un altro fronte e lancia un’opa totalitaria su su tutte le azioni ordinarie del Banco Bpm per un valore di 10,1 miliardi di euro.

“L’offerta mira a rafforzare la posizione competitiva di UniCredit in Italia, uno dei mercati
principali del Gruppo, creando una seconda banca ancora più forte in un mercato attraente, in grado di generare un significativo valore di lungo termine per tutti gli stakeholder e per l’Italia” spiega l’istituto di Piazza Gae Aulenti. La combinazione delle due realtà rafforzerebbe la presenza di Unicredit in Italia, Paese da cui trarrebbe il 50% degli utili di gruppo.

Il concambio è previsto a 0,175 azioni di nuova emissione di Unicredit per ogni azione Banco Bpm sul mercato. Ciò comporta un prezzo implicito per azione di 6,657 euro e un premio dello 0,5% rispetto al valore del titolo Banco Bpm del 22 novembre, ovvero un premio del 15% rispetto al prezzo undisturbed del 6 novembre, circa 20% se aggiustato per gli acconti sul dividendo già distribuiti a novembre da entrambe le banche), prima dell’annuncio dell’offerta di acquisto di Anima, dice la nota. La cifra tiene conto anche del prezzo ufficiale delle azioni di Unicredit nell’ultima seduta di venerdì scorso che è pari a 38,041 euro.

Le altre mosse sul tavolo del risiko

Nel frattempo proprio il Banco Bpm ha lanciato a sua volta un’offerta pubblica su Anima. Unicredit, specifica la nota, prende atto dell’opa in corso fra Banco Bpm e Anima. “Questo primato non solo sarà mantenuto, ma sarà ulteriormente rafforzato in maniera significativa nel Gruppo combinato, supportato da una migliore efficienza, maggiori investimenti, una copertura dei rischi più conservativa e una posizione più forte di capitale. Ciò andrà a beneficio di tutti gli stakeholder: clienti e comunità, dipendenti e azionisti. L’offerta sul gruppo guidato dal ceo Castagna è da ritenersi indipendente rispetto all’operazione in Germania su Commerzbank.

Sull’altro lato del tavolo invece c’è l’operazione del Monte dei Paschi del quale il Mef ha appena collocato il 15%. sul mercato, rilevato da Banco Bpm, Anima Holding, Caltagirone e Delfin.


Se l’operazione Unicredit-Banco Bpm andrà a buon fine, si creerà il secondo polo bancario in Italia, (“una seconda banca ancora più forte in un mercato attraente”), in grado di “generare un significativo valore di lungo termine per tutti gli stakeholder e per l’Italia”.

Si prevede che l’esecuzione dell’offerta di scambio sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi e con la
maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi.

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Categories: Finanza e Mercati