Il digitale non è solo un nuovo canale di comunicazione, ma una nuova lingua con cui ripensare l’economia, il sociale, la vita delle persone. E la ‘digital life’ è una realtà che oggi impone cambiamento e innovazione continui: un percorso ineludibile che però in Italia stenta ancora a decollare. Per meglio approfondire le problematiche connesse alla digitalizzazione delle attività ed esplorare possibili sinergie e partnership con i propri interlocutori privati e pubblici, UniCredit ha dedicato il Forum dei Territori 2016 del Centro Italia al tema “Digitalizzare per crescere, competere e migliorare la qualità della vita”.
Il Forum è stato un momento di confronto propositivo tra management e qualificati protagonisti della vita economica del territorio sui temi della produttività aziendale, dell’e-commerce, dell’interazione con la P.A., del turismo e della formazione di competenze, ambiti nei quali il Gruppo ha realizzato specifici prodotti e soluzioni nella convinzione che digitale è sinonimo di efficienza, trasparenza, crescita. Ma soprattutto che è la porta per il futuro del paese.
L’evento si è tenuto a Roma in Palazzo De Carolis, sede dell’istituto ed è stato aperto da Enrico Giovannini, Professore Ordinario di Statistica Economica Università di Tor Vergata e Presidente del Consiglio di Territorio Centro di UniCredit e Giovanni Forestiero, Responsabile Centro Italia di UniCredit. I lavori sono poi continuati su cinque tavoli tematici differenti ai quali hanno preso parte manager, imprenditori e stakeholders del territorio. Nello specifico si è parlato di‘Digitalizzazione e produttività aziendale’; ‘Il retail nell’era digitale’; ‘P.A.Digitale’; ‘Viaggiatori digitali’; ‘Accompagnare il paese sul digitale’.
La giornata si è chiusa con un momento di sintesi di quanto discusso nei vari tavoli con Gabriele Piccini ed Enrico Giovannini e le conclusioni di Federico Ghizzoni, AD del Gruppo. “Oggigiorno la tecnologia consente straordinarie opportunità sia per le imprese, sia per i singoli – ha notato Enrico Giovannini – Ma bisogna essere in grado di coglierle e per fare questo serve un’opera straordinaria di sensibilizzazione e di formazione. Il Forum ha rappresentato un’ottima occasione per confrontarsi su cosa i diversi agenti economici – comprese le banche – possono fare per trasformare le opportunità in realtà, così da migliorare la competitività delle imprese, la sostenibilità dello sviluppo e la qualità della vita dei cittadini”.
“La rivoluzione digitale – ha commentato Federico Ghizzoni – sta imponendo a tutti velocità di cambiamento senza precedenti. I business tradizionali subiscono l’attacco di nuovi competitor, che beneficiano di minori costi proprio grazie alle nuove tecnologie e accesso diretto ai clienti in tutto il mondo grazie a internet. Anche le Banche si confrontano con nuovi competitor, anche non bancari: circa 4.000 nuovi operatori si stanno specializzando in aree come i pagamenti (PayPal, ApplePay) o il lending peer-to peer (Lending Club). Negli ultimi 5 anni sono stati investiti globalmente più di 25 miliardi di dollari in FinTech, più che raddoppiati rispetto al 2014.
Va però chiarito che i canali digitali rappresentano innanzitutto una grande opportunità, in quanto moltiplicano le occasioni di contatto con il cliente: chi utilizza esclusivamente la filiale fisica, entra in contatto con noi mediamente 10 volte all’anno, contro le 180 di chi utilizza tutti i canali”.
“La digitalizzazione – ha aggiunto Gabriele Piccini – è un percorso imprescindibile per tutti i soggetti privati o pubblici che siano. Per noi banca vuol dire cambiare pelle, ma anche generare e facilitare questo cambiamento tra le persone. E’ da qui che parte la forte attività di education su tutto il territorio che stiamo facendo sia per le famiglie che per le imprese. Il digitale è il nuovo mezzo per fare le cose in modo diverso: continuare a dare credito, ma in real time, continuare a pagare in un negozio, ma utilizzando solo lo smartphone, continuare ad aiutare le imprese ad essere più competitive, ma con strumenti online di lettura big data. Investimenti, ma soprattutto velocità di azione e reazione, faranno la differenza. La giornata di oggi ha avuto l’obiettivo di fare un punto su dove siamo arrivati come banca, ma anche come Paese, in questo percorso, ma soprattutto di identificare i prossimi passi per accelerare ulteriormente questa evoluzione”.