ll downgrade dell’Italia non ha colpito anche la prima Banca del Paese, ma altri 5 istituti sì. L’agenzia di rating Fitch ha infatti confermato il suo giudizio sul rating di lungo termine di Unicredit ad “A-“, quello di breve periodo a “F2” e quello individuale ad “a-“. L’outlook sull’istituto di Piazza Cordusio però rimane negativo. Stessa sorte per il Banco popolare di Sondrio e il Banco Desio, il cui rating a lungo termine è ancora ad “A-“.
Fitch ha invece tagliato il suo giudizio su altri 5 istituti di credito italiani. Monte dei Paschi di Siena e Banco Popolare sono scesi da “BBB+” a “BBB“, mentre Iccrea Holding, che racchiude diversi istituti di credito cooperativo, è scesa a “BBB+“. Cattive notizie anche per Ubi Banca, declassata da “A-” a “BBB+“. Infine l’altro gigante bancario italiano, Intesa Sanpaolo, è stato declassato da “A” ad “A-“.
Il 27 gennaio Fitch ha tagliato il rating dell’Italia ad “A-“, a fronte dei risultati che l’agenzia si attende dal nostro Paese: l’economia si contrarrà dell’1,7% nel 2012 e nel 2013 crescerà solo di uno 0,2%. In un simile scenario, aveva aggiunto l’agenzia, è inevitabile che le banche siano sottoposte a “numerose pressioni”.
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