Ieri Unicredit e Telecom Italia hanno collocato con successo due bond. L’emissione della Banca riguardava un’obbligazione senior unsecured a tasso variabile, con scadenza a febbraio 2020, per un miliardo di euro. Buona la domanda, che ha raggiunto il miliardo e mezzo. La cedola era pari a 100 punti base sopra l’euribor a 3 mesi, ma il bond è stato prezzato a reoffer 99,750, per un rendimento di 105 pb sopra l’euribor trimestrale. Ai tassi odierni il rendimento è pari all’1,12%.
L’operazione, la prima di Unicredit nel 2015 sul mercato dei bond, è stata gestita da JP Morgan, Mediobanca, Nomura, Ubs e Unicredit Bank AG. La banca ha rating Baa2 per Moody’s, BBB- per S&P e BBB+ per Fitch. Una nota della società comunica che l’operazione ha visto la partecipazione di oltre 140 investitori istituzionali così ripartiti: fondi (54%), banche (34%) e societ assicurative (10%).
Quanto a Telecom Italia, ha concluso con successo il lancio di un’emissione obbligazionaria a tasso fisso per un miliardo di euro, destinata ad investitori istituzionali. La cedola è stata fissata al 3,25%, livello minimo mai toccato da un’emissione Telecom Italia sul mercato euro. Il rendimento dell’emissione, pari a 3,33%, risulta largamente inferiore al costo medio del debito, che a fine settembre 2014 si attestava a 5,4%. L’emissione, unitamente alla proposta di riacquisto titoli in scadenza lanciata sul mercato sempre ieri, si inserisce nel processo di ottimizzazione e rifinanziamento del debito in scadenza.