Il rischio c’è sempre, ma in tempi di crisi è meglio contenerlo. E dare segnare di fiducia e affidabilità agli investitori, sempre più preoccupati dall’andamento dei mercati e in cerca di trasparenza. Con questo obiettivo il private banking di Unicredit, in collaborazione con il leader mondiale degli Etf iShares, ha dato vita a un nuovo prodotto, in grado di combinare rendimento e controllo del rischio.
Si chiama “Green”, comporta un investimento minimo e sarà disponibile a partire da venerdì 11 maggio, dopo il road-show del giorno precedente. “La situazione dei mercati finanziari – conferma il responsabile Global Marketing di UniCredit Private Banking Andrea Lacalamita – ha impattato anche sulla clientela private. Quasi due clienti su tre hanno ridotto la loro propensione al rischio, uno lo ha fatto in modo definitivo. E’ cresciuta la richiesta di semplicità e trasparenza nelle soluzioni di investimento, così come l’esigenza di una piena consapevolezza sui rischi insiti in ogni scelta. Il cliente oggi chiede come prima cosa di conoscere il rischio per il suo capitale. Solo dopo si interessa al rendimento. E’ un atteggiamento di prudenza coerente con uno scenario in cui l’investimento a rischio zero non esiste più”.
Secondo uno studio di BCG del 2011, infatti, il 61% degli investitori ha ridotto o eliminato la propria propensione al rischio, mentre uno su tre l’ha confermata e solo il 4% l’hanno aumentata nell’ultimo periodo. E l’esigenza principale dei clienti private è la comprensione del prodotto (per il 40% di loro), seguita dalla garanzia del capitale (14%). Solo l’8% di loro, invece, ritiene prioritaria la performance del prodotto o la sua liquidità (3%).
Il funzionamento della nuova gestione è semplice e trasparente per il cliente quanto sofisticato è il meccanismo che adatta quotidianamente le proporzioni degli investimenti agli andamenti dei mercati. L’investitore, con il supporto del suo private banker, stabilisce in funzione delle proprie esigenze, aspettative e profilo di rischio un livello di garanzia del proprio capitale compreso tra l’80 e il 90%. Il team di specialisti della Global Investment Strategy di Unicredit Private
Banking investirà di conseguenza le risorse del cliente, definendo la composizione ottimale del suo portafoglio tra una linea conservativa e una attiva e utilizzando per gli investimenti gli Etf di iShares.
“Green è nuova – sottolinea Lacalamita – perché, diversamente dai tradizionali prodotti garantiti, è gestita per singolo cliente, che in qualsiasi momento può aumentare o diminuire gli investimenti, modificare il livello della garanzia o uscire senza costi. Inoltre il valore della garanzia è legato all’andamento della gestione e può soltanto crescere. E se la gestione dovesse andare sotto il livello di garanzia, Unicredit integra la differenza in due giorni sul conto del cliente”.
Alla presentazione era presente anche Emanuele Bellingeri, responsabile per l’Italia di iShares, che ha ricordato alcune caratteristiche degli Etf: “Dal loro lancio negli anni ’90, gli ETF – ha detto Bellingeri – hanno continuato a registrare una crescita costante e sana, confermata anche dalla raccolta record di oltre 50 miliardi di Euro nel primo trimestre del 2012. Vista la varietà e l’ampiezza delle esposizioni accessibili tramite questi strumenti anche nel segmento obbligazionario, è ora possibile costruire portafogli bilanciati interamente di Etf, con diversi profili di rischio, al fine di sfruttare di un’ampia gamma di fonti diversificate di rendimento”.
La nuova gestione, che punta dunque a combinare semplicità, diversificazione e flessibilità grazie all’utilizzo degli Etf e di un meccanismo dinamico di protezione, dopo il mercato italiano debutterà anche per i clienti di Unicredit di Austria e Germania.