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Unicredit e Banco Popolare sostengono Piazza Affari. Il risiko dlele tlc francesi dà brio a Parigi

Le banche sostengono Piazza Affari, in particolare Unicredit, alla vigilia del business plan, e Banco Popolare (da oggi è operativo il raggruppamento delle azioni) – A Parigi sale Iliad dopo l’accordo per acquisire la rete di telefonia mobile di Bouygues, ma il risiko delle telecom francesi sfiora soltanto Telecom Italia – Si spegne il rialzo di Ansaldo Sts

Unicredit e Banco Popolare sostengono Piazza Affari. Il risiko dlele tlc francesi dà brio a Parigi

IL RISIKO DELLE TLC FRANCESI DA’ BRIO AI LISTINI EUROPEI
UNICREDIT E BANCO POPOLAR SOSTENGONO MILANO

Cina e Giappone deludono, ma l’Europa può consolarsi con la frizzante ondata parigina di merger & acquisitions che ha investito le tlc.

A Milano l’indice FtseMib sale dello 0,63% a 20.765 punti. Londra guadagna lo 0,21%, Parigi +0,65%, Francoforte +0,2%, Madrid +0,36%. Arretra solo Francoforte -0,23%: pesa sempre di più l’effetto Ucraina.

Mercato del debito piatto in attesa delle aste della settimana. Lo spread Btp/Bund è a quota 178, il rendimento del decennale è a quota 3,419%, più alto del decennale spagnolo che rende il 3,351%.

Favoriscono la Borsa italiana le indicazioni positive arrivate nella mattinata dall’Istat. La produzione industiale è salita in gennaio dell’1% mese su mese, gli economisti si aspettavano un rialzo dello 0,5%, il mese precedente era scesa dello 0,8%.

A Parigi sale Iliad + 13% dopo l’accordo per acquisire la rete di telefonia mobile di Bouygues Telecom +7% a sua volta impegnata in una gara per acquisire la compagnia telefonica Sfr da Vivendi +3,5% (come Orange). Si profila anche in Francia la riduzione dei gestori da 4 a 3, come potrebbe succedere in Germania con lo sbarco di Telefonica nella Kpn tedesca. Uno sviluppo che avrà senz’altro conseguenze anche in Italia.

A Milano la febbre sfiora soltanto Telecom Italia , in rialzo dello 0,43% dopo l’altalena di al ti e bassi di venerdì. Mediaset guadagna lo 0,59% in attesa dell’ offerta congiunta con Telefonica (sembra attorno ai 250 milioni a testa) per la quota di controllo di Digital +, una pay tv spagnola, messo in vendita da Prisa.

Registra una lieve frenata a gennaio il trend di crescita delle sofferenze delle banche italiane. Nel primo mese del 2014 il tasso di crescita delle sofferenze è risultato pari al 24,5% annuo in leggero ribasso dal +24,7% di dicembre.

MontePaschi sale dello 0,71% in attesa dei dati d’esercizio e, soprattutto, di novità sull’azionariato.

Effervescente alla vigilia del business plan Unicredit + 2,47%: JP Morgan ha alzato il target price a 7,2 euro da 6,12 euro.

Brilla anche il Banco Popolare +2,57% a 17,2 euro: da oggi è operativo il raggruppamento delle azioni.

Sale Enel +0,42%. La società sta lavorando con Saipem +0,69% per un accordo per la costruzione in partnership di nuove centrali termoelettriche nel mondo, con focus su Sudamerica e Asia.

Fra i titoli industriali si spegne il rialzo di Ansaldo Sts +0,19%. Tre broker oggi hanno annunciato una revisione al rialzo del target price. Société Générale ha confermato il giudizio Buy e ha portato il prezzo obiettivo a 9,4 euro da 8,8 euro. Kepler Cheuvreux ha alzato il target a 8,1 euro da 7,5 euro, la raccomandazione è confermata Hold. Natixis, altro broker francese, ha alzato a 8,2 euro da 8,0 euro, giudizio Neutral.

Finmeccanica -1,58%.

Positiva Fiat +0,75%, StM +0,07%.

Pirelli -1,02% segna un calo dello 0,8% a 12,61 euro. Sul titolo del gruppo degli pneumatici oggi è intervenuta Mediobanca che ha alzato il target price a 14 euro da 13 euro. Confermato il giudizio positivo Outperform. Fra le mid cap, scende Safilo , in calo del 4,9% dopo il downgrade di Bank of American che ha abbassato la raccomandazione a Underperform da Neutral e ha tagliato il target price del 6% portandolo a 16,5 euro.

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