Nelle ultime ore, Unicredit e Banco Bpm hanno portato a termine il collocamento di due bond. In particolare, la Banca di Piazza Gae Aulenti ha piazzato sul mercato un’obbligazione senior preferred in due tranche, ciascuna da un miliardo di euro, con scadenza a 5 e 10 anni. La domanda ha superato complessivamente i tre miliardi di euro. Il titolo a 5 anni garantirà un rendimento di 77 punti base sopra il tasso midswap, mentre il decennale arriverà a 105.
La tranche a cinque anni è stata emessa a un prezzo di 99,891% e pagherà una cedola fissa dello 0,325%. Il bond è stato acquistato prevalentemente da fondi (61%), banche (36%) e assicurazioni (2%); dal punto di vista geografico, le richieste sono arrivate soprattutto da Germania/Austria (27%), Italia (23%), Francia (19%), UK (10%) e Spagna/Portogallo (8%).
Il titolo a 10 anni, emesso al 99,885%, pagherà una cedola annua dello 0,85%. Anche in questo caso gli investitori principali sono stati fondi (62%), banche (33%) e assicurazioni (5%) e la ripartizione geografica vede in testa Germania e Austria (27%), seguite Francia (23%), Italia (18%), UK (15%) e Spagna/Portogallo (7%).
I rating attesi per il prestito obbligazionario sono Baa1 da Moody’s, BBB da S & P, BBB- da Fitch.
Quanto a Banco Bpm, ha collocato un bond perpetuo Additional Tier 1 per un ammontare pari a 400 milioni di euro. L’emissione era destinata a investitori istituzionali. L’istituto spiega in una nota che l’operazione “consente di raggiungere il target di capitale Tier 1 del gruppo”.
Le obbligazioni, emesse alla pari, pagano una cedola fissa semestrale, non cumulativa, pari al 6,50%, e potranno essere richiamate dall’emittente per la prima volta il 19 gennaio 2026, poi successivamente ogni 6 mesi. In caso di mancato richiamo, la nuova cedola a tasso fisso sarà determinata sommando lo spread originario al tasso mid swap in euro a 5 anni (da rilevare al momento della data di ricalcolo) e resterà fissa per i successivi 5 anni. La Banca precisa che il pagamento della cedola è discrezionale e soggetto ad alcune limitazioni.
Inoltre, il titolo prevede il meccanismo di riduzione a titolo temporaneo del valore nominale qualora il coefficiente Cet1 del Gruppo scendesse al di sotto del 5,125%.
A investire sul nuovo bond di Banco Bpm sono stati principalmente asset manager (70%), hedge fund (16%) e banche (10%), mentre la distribuzione geografica vede la prevalenza di investitori esteri, soprattutto dal Regno Unito (44%).