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Unicredit deposita in Consob documento per Ops su Banco Bpm. Orcel: “La nostra offerta è congrua”

Imagoeconomica

Unicredit ha depositato alla Consob il prospetto relativo all’offerta pubblica di scambio volontaria (Ops) su tutte le azioni ordinarie di Banco Bpm. Lo si legge in una nota attesa e diramata a Borse chiuse. La banca ha provveduto a presentare alle autorità competenti le comunicazioni, le istanze e le pre-notifiche per le autorizzazioni richieste per l’offerta.

Unicredit: in Consob offerta per Banco Bpm

Unicredit ricorda come l’offerta prevede che per ogni 1.000 azioni Bpm portate in adesione all’offerta saranno offerte in concambio 175 azioni ordinarie Unicredit di nuova emissione. Sulla base del prezzo ufficiale delle proprie azioni rilevato alla chiusura del 22 novembre 2024 (ultimo giorno di Borsa aperta anteriore al comunicato), il corrispettivo esprime una valorizzazione monetaria pari a 6,657 e, pertanto, incorpora un premio pari allo 0,5% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni Bpm rilevato al 22 novembre 2024 (pari a euro 6,626) e del 14,8% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni Bpm rilevato al 6 novembre 2024 prima dell’annuncio dell’offerta pubblica di acquisto di Banco Bpm Vita Spa, in concerto con Bpm sulla totalità delle azioni ordinarie di Anima Holding Spa.

Unicredit: la strategia difensiva di Banco Bpm

Dal canto suo Piazza Meda prepara la strategia difensiva che non dovrebbe essere presentata prima dei conti annuali, vale a dire il prossimo 7 febbraio. Le opzioni sul tavolo sono principalmente due: una fusione con Mps o un percorso – ricostruisce Bloomberg – su base stand-alone nel quale venga alzato il livello di remunerazione per gli azionisti. Questo anche grazie alla spinta legata all’acquisizione di Anima, così da convincere i soci a non consegnare le loro azioni a Unicredit. Le discussioni di Banco Bpm sulle possibili contromosse si trovano in una fase preliminare e nessuna decisione è stata presa. Per quanto riguarda la fusione con Mps, con cui non ci sono ancora stati contatti, l’operazione potrebbe nascere solo con il supporto del management e dei soci forti del Monte. I tempi non sarebbero immediati: nel caso in cui si decidesse di procedere, l’obiettivo sarebbe raggiungere un accordo entro fine gennaio così da poterlo sottoporre ai soci del Banco prima dell’assemblea del 10 aprile, appuntamento nel quale Unicredit dovrà approvare l’aumento, pari al 13,9% del proprio capitale, di nuove azioni destinate a essere scambiate con quelle di Bpm.

Unicredit, Orcel: “Nostra offerta ai soci di Banco Bpm è congrua”

“Riteniamo – ha detto il Ceo di Unicredit, Andrea Orcel, nella nota in cui la banca annuncia il deposito presso la Consob – che la nostra offerta agli azionisti di Bpm sia congrua, in quanto portante un premio pari a circa il 15-20% rispetto al prezzo dell’azione Bpm prima che fosse influenzato positivamente dall’offerta in corso su Anima e da ulteriori speculazioni riguardo a possibili operazioni di M&A”.

L’Ad aggiunge che “sulla base del prezzo di chiusura di ieri sera, le azioni di Banco Bpm vengono scambiate con un premio di circa il 31% rispetto al consensus P/E 2025 di Unicredit e con un premio di circa il 44% su base consensus P/E 2026 nonostante la nostra convinzione che Unicredit abbia una resilienza e diversificazione di gran lunga superiore in vista di un anno sfidante e un total distribution yield due volte superiore”.

Unicredit – prosegue Orcel – “resta impegnata a mantenere il proprio approccio disciplinato all’M&A, secondo il quale ogni operazione deve dimostrare di avere un fit strategico e soddisfare o superare i nostri parametri finanziari di riferimento: deve creare valore per i nostri azionisti ed essere una alternativa preferibile al riacquisto di azioni proprie. Questi parametri devono essere soddisfatti affinché qualsiasi operazione sia considerata di successo”.

“La nostra offerta di scambio attribuisce agli azionisti di Banco Bpm la possibilità di partecipare a una creazione di valore attraverso la realizzazione di efficienze e sinergie, beneficiando al contempo nel 2025 di un distribution yield due volte superiore, con la possibilità di incrementare tale differenziale in futuro”.

“Unicredit sovraperforma e ci aspettiamo che continui a sovraperformare rispetto a tutti i suoi concorrenti, grazie a una forte diversificazione geografica verso Paesi attrattivi, ricavi di alta qualità, una superiore efficienza operativa e del capitale, nonché capacità di investimento, una posizione patrimoniale senza pari e la capacità di affrontare contesti incerti meglio di qualsiasi altro competitor”.

“Crediamo fermamente nella strategia di Unicredit. Una strategia che ha prodotto risultati costanti per 15 trimestri. Il nostro focus è sempre rimasto l’attuazione della nostra visione, della nostra strategia e del nostro piano. Le operazioni di M&A sono un potenziale acceleratore di crescita che aggiunge valore, ma solo se basate sui giusti parametri”.

Non da ultimo, Orcel ha sottolineato che “data la solidità del nostro approccio e il premio proposto e assumendo un contesto che rimanga invariato rispetto a quello esistente al momento dell’annuncio della nostra offerta, procediamo quindi alle condizioni proposte. Allo stesso tempo, siamo in continua discussione con tutti gli stakeholder“.

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Categories: Finanza e Mercati