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Unicredit con Banco Bpm salirebbe al terzo posto tra le “big seven” in Europa superando Santader e Intesa per capitalizzazione

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Se l’operazione Unicredit-Banco Bpm andasse in porto, l’istituto guidato da Andrea Orcel salirebbe al terzo posto in Europa, sorpassando in un sol colpo Bnp Paribas, Santander e anche Intesa San Paolo nella classifica delle ‘big seven‘, le sette più grandi banche europee per capitalizzazione con i valori espressi in euro oggi.

Sul podio della classifica delle maggiori banche europee per valore in Borsa ci sono la britannica Hsbc e la svizzera Ubs rispettivamente con una capotalizzazione di 157 miliardi e 105,7 miliardi. Al momento sarebbe Santander con 68,2 miliardi a occupare il terzo posto, seguita al quarto posto da Intesa Sanpaolo (64,1 miliardi), al quinto Bnp Paribas (64 miliardi), Unicredit (62,3 miliardi attuali) e Bbva (53 miliardi). Ma se andrà in porto l’opa di Unicredit su Banco Bpm, che ha una capitalizzazione di oltre 10 miliardi il gruppo guidato da Andrea Orcel scalzerà Santander diventando la terza banca in Europa e la prima nella zona euro.

Ne nascerebbe infatti un gruppo con una capitalizzazione pari a 73 miliardi, valore che emerge dalla somma dei valori in Borsa (62,3 miliardi Unicredit, 10,7 per il Banco). E se si volesse aggiungere anche quella del Monte dei Paschi di cui la banca guidata da Giuseppe Castagna già possiede il 5% – quota destinata a salire fino al 9,90%), oggi si potrebbe dire che sono state gettate le basi per la realizzazione di un polo bancario nuovo la cui capitalizzazione è di oltre 80 miliardi. Se poi si volesse aggiungere anche il valore di Anima holding il conto totale arriverebbe a 82 miliardi.

Unicredit: l’espansione all’estero inizia il 24 novembre 2005 con Hvb

Da molto tempo Unicredit è riconosciuta essere la banca più europea delle italiane. Certamente ha destato scalpore ben 20 anni, fa prima della crisi di Lehman Brothers, l’acquisizione di Hvb da parte di UniCredit, che è è conclusa, sarà un gioco della sorte, esattamente negli stessi giorni (il 24 novembre) del 2005. L’Opa prevedeva un’offerta di cinque nuove azioni Unicredit per ogni azione della HypoVereinsbank ed è stata accettata da azionisti rappresentanti il 93,93% del totale dell’azionariato Hvb.

Da allora Unicredit ha mantenuto fede alla sua vocazione all’estero e oggi vanta una presenza 13 mercati in Europa, soprattutto Orientale. “La presenza di Unicredit in 13 mercati europei è allo stesso tempo una grande fonte di orgoglio e una grande responsabilità” è il mantra sempre recitato da Orcel. “La nostra ambizione è quella di essere la Banca che meglio serve tutti questi mercati e fornisce alle loro comunità ciò di cui hanno bisogno per avere successo: la banca per il futuro dell’Europa. Vogliamo raggiungere questo obiettivo come una Banca migliore e posizionandoci come nuovo punto di riferimento per il nostro settore in tutta Europa. Questo significa impegnarsi costantemente a ottenere risultati eccellenti per tutti i nostri stakeholder”. E ancora in occasione della call agli analisti per la presentazione dell’operazione su Banco Bpm, Orcel ha ribadito: “L’Europa ha bisogno di banche più forti e più grandi che la aiutino a sviluppare la propria economia e a competere contro gli altri principali blocchi economici. Grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni, Unicredit è ora ben posizionata per rispondere anche a questa sfida”.

Qual è l’indicatore che più sa esprimere la potenza di una banca, clienti, dipendenti, sportelli? In base a tutte queste le voci, il gruppo che deriverebbe con la fusione tra Unicredit e Banco Bpm sarebbe comunque un colosso.

In base ai dati disponibili al momento (l’operazione di Andrea Orcel ha tempi che si estenderanno per 12-24 mesi) la fusione dei due istituti creerebbe un gigante pan-europeo al servizio di quasi 20 milioni clienti, con circa 100.000 dipendenti e circa 3500 sportelli

I numeri di Unicredit

UniCredit ha oltre 15 milioni di clienti e 77mila dipendenti. E’ organizzata in quattro macro-aree geografiche principali e tre fabbriche prodotto, corporate, individual e group payments solutions. Nei primi nove mesi del 2024 il gruppo ha messo a segno un utile netto di 7,7 miliardi di euro. In Italia ha una rete capillare con oltre 2.000 filiali e offre servizi dedicati, grazie all’integrazione con la tecnologia e la digitalizzazione. Nel Paese opera con una struttura che ha sette aree territoriali, (Nord Ovest, Lombardia, Nord Est, Centro Nord, Centro, Sud e Sicilia) deputate a gestire i rapporti con i territori.

Nei primi nove mesi dell’anno Unicredit ha messo a segno l’utile netto record di 7,7 miliardi di euro, in rialzo del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e il consiglio di amministrazione ha deliberato un acconto sul dividendo 2025 per un ammontare complessivo in contanti di 1,44 miliardi di euro. Inoltre la banca ha ritoccato al rialzo i target 2024: stimati ricavi netti a 24 miliardi e profitti oltre 9 miliardi,

I numeri di Banco Bpm

Il gruppo Banco Bpm è nata il primo gennaio 2017 dalla fusione delle due grandi banche popolari, il Banco Popolare e la Banca Popolare di Milano, per poi trasformarsi in società per azione. Banco Bpm conta oltre 20mila dipendenti, 1.400 sportelli, circa 4 milioni di clienti.

La banca, guidata da Giuseppe Castagna, è oggi il terzo gruppo creditizio italiano per attivi. Lo scorso 6 novembre il Banco Bpm ha lanciato a sua volta un’offerta pubblica sulla partecipata Anima il primo gruppo indipendente di gestione del risparmio in Italia, con l’obiettivo di creare un conglomerato finanziario attivo nel settore del risparmio gestito e assicurazione vita. Inoltre la scorsa settimana ha acquistato il 5% delle azioni del Monte dei Paschi di Siena messe sul mercato con una procedura accelerata dal ministero dell’Economia.

L’istituto milanese ha 20mila dipendenti, 1400 sportelli, circa 4 milioni di clienti. Banco Bpm, che oggi è il terzo gruppo creditizio italiano per attivi, ha una presenza radicata nelle regioni del Nord Italia, tra quelle a più alta concentrazione industriale d’Europa.

I numeri delle altre big europee

Con uno sguardo agli altri parametri, si osserva che Santander, che verrebbe scalzata dal nuovo gruppo italiano in base alla capitalizzazione, ha 209.553 dipendenti, 8.285 filiali e 166 milioni di clienti. In Italia ha 150 sportelli e circa 1000 dipendenti. Ubs impiega quasi 70.000 persone in 897 uffici in 50 paesi. Hsbc, considerata la maggiore banca al mondo ha circa 220mila dipendenti a livello globale.

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