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Unicredit-Commerzbank: venerdì il primo incontro e i titoli corrono. La Bce apre alla fusione

Imagoeconomica

Avremo il primo incontro con Unicredit domani”. L’annuncio, che fa volare i titoli delle due banche in Borsa, arriva direttamente dall’amministratrice delegata in pectore di Commerzbank, Bettina Orlopp, che intervenendo alla 29esima Financials Ceo Conference di Bank of America, ha detto che la banca manterrà un approccio aperto e che bisogna analizzare eventuali sinergie in modo congiunto.

Nel frattempo l’istituto tedesco ha aggiornato la strategia al 2027 in nome “dell’indipendenza”, promettendo più utili e una maggiore remunerazione dei soci. Cosa riserverà Il futuro però rimane un’incognita anche perché l’ultima parola sull’operazione con Unicredit non spetta al governo tedesco, fortemente contrario, ma alla Bce, i cui membri mercoledì hanno espresso ufficiosamente parere favorevole ad una combinazione tra i due istituti, dicendo di considerare l’opposizione di Berlino come contraria al principio dell’integrazione europea.

Commerzbank, la Ceo Orlopp: “Venerdì il primo incontro, approccio aperto”

L’incontro di domani sarà “un buon punto di partenza. Unicredit ora è un azionista, un investitore ed è normale avere scambi di idee”, ha detto Orlopp nel suo primo intervento da quando è stata nominata Ceo.

“Gli eventi delle ultime settimane – ha spiegato da Londra – sono stati una sorpresa per noi, ma dobbiamo gestirli e siamo in grado di farlo. Credo sia molto chiaro che cosa dobbiamo fare, vale a dire tre cose: abbiamo il nostro caso base, la nostra strategia al 2027 che abbiamo appena aggiornato”; in secondo luogo “visti gli eventi manterremo un atteggiamento aperto e valuteremo tutte le opzioni che abbiamo sul tavolo, ogni potenziale di miglioramento, per vedere se possiamo creare valore per i nostri azionisti.

Terza cosa da fare sarà infine “iniziare a guardare cosa possiamo fare oltre il 2027 per liberare ancora più valore”, ha aggiunto la manager, sottolineando che ovviamente per il momento il focus rimane sui primi due punti. “Siamo impegnati su tutte le opzioni che creano valore per tutti i nostri azionisti”, ha aggiunto, evidenziando tuttavia la necessità di avere “stabilità” e di limitare le incertezze per tutti gli stakeholder, In ogni caso, ha assicurato, Commerzbank non farà “nessuna cosa stupida” per proteggersi da Unicredit. “Il nostro obiettivo è proteggere il valore, il modello di business e il franchise di Commerzbank”. “Non faremo nessuna strana acquisizione o cose simili” per proteggerci. 

“Visto che quello che è successo” con Unicredit “è stata una sorpresa, è meglio valutare tutto prima che qualcuno faccia il passo successivo”. Per questo, ha spiegato, il governo tedesco ha bloccato la vendita di altre quote dell’istituto”, ha concluso.

Commerzbank vuole restare “indipendente” e aggiorna la strategia al 2027

Questa mattina i consigli di sorveglianza e di amministrazione di Commerzbank hanno confermato l’attuale strategia di indipendenza. “Commerzbank sta continuamente espandendo la propria posizione indipendente come forte pilastro del mercato bancario tedesco e partner affidabile dell’economia nazionale. Come ‘Banca per la Germania’, crediamo fermamente di avere un notevole potenziale di crescita e di apprezzamento”, ha detto la banca.

L’istituto “è fondamentale per l’economia tedesca”, ha detto il presidente della banca Jens Weidmann ai dipendenti. “Come banca leader del Mittelstand e con quasi 11 milioni di clienti privati e aziendali, Commerzbank è di importanza centrale per l’economia tedesca. È al fianco dei suoi clienti da oltre 150 anni e vogliamo che continui ad esserlo”, ha aggiunto Weidmann in un messaggio pubblicato sull’Intranet della banca.

Sotto il profilo finanziario, la seconda banca tedesca ha aggiornato la strategia al 2027, promettendo più utili e una maggiore remunerazione ai soci. Nel dettaglio, Commerz si aspetta “una crescita degli utili accelerata con un Rote di oltre il 12% nel 2027” (dall’8,1% stimato nel 2024), un incremento dei ricavi a 13,3 miliardi nel 2027, 2,4 miliardi in più dei 10,9 stimati per il 2024 “che porterà il rapporto cost/income a scendere al 54% nel 2027” (dal 60%) e “un potenziale di payout significativamente superiore spinto da minori asset ponderati per il rischio”. Prospettive che, secondo la banca, hanno “basso rischio di esecuzione”.

L’utile prima del pagamento della cedola sui titoli At1 crescerà a 3,6 miliardi nel 2027 dai 2,4 stimati per il 2024 con un payout che salirà a oltre il 90% già dall’anno prossimo dall’attuale livello superiore al 70%. Il Cet 1 si attesterà al 13,5% dall’attuale 14,8%.

Commerzbank: sei membri del direttivo Bce favorevoli all’integrazione con Unicredit

Nel frattempo arrivano le prime aperture della Bce alla fusione. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate da Reuters, sei governatori, membri del consiglio direttivo della banca centrale, avrebbero detto di essere ampiamente favorevoli ad una combinazione tra Unicredit Commerzbank e considererebbero l’opposizione di Berlino all’operazione come contraria al principio dell’integrazione europea. L’agenzia Usa riferisce che i sei policymaker avrebbero espresso frustrazione per l’atteggiamento della Germania, che secondo alcuni sarebbe ipocrita, tanto più che una combinazione tra di due istituti consentirebbe la nascita del gruppo bancario più grande attivo più paesi europei, un obiettivo che la Bce persegue da tempo nell’ambito dell’unione bancaria.

Dello stesso parere anche l’ex premier Enrico Letta, autore di un recente rapporto sul mercato unico europeo, secondo cui i governi nazionali dovrebbero astenersi dall’intervenire sull’operazione, se l’Europa vuole muoversi verso una maggiore integrazione. “La politica deve lasciare che sia il mercato a determinare le scelte in questo caso. Il mercato è europeo, non nazionale”, ha detto Letta.  “L’accordo Unicredit-Commerzbank sembra essere un test immediato per capire se vogliamo andare avanti in Europa o tornare indietro”, ha aggiunto ricalcando le parole pronunciate ieri da Andrea Orcel.

Ricordiamo che i 26 membri del consiglio direttivo della Bce dovranno dare il via libera finale all’operazione, concedendo la cosiddetta procedura di ‘non obiezione’ ad un accordo di integrazione. Nel frattempo Unicredit attende che Supervisory Board della banca centrale guidato dalla tedesca Claudia Buch dia il via libera necessario che consenta alla banca italiana di salire fino al 29,9% di Commerzbank dopo aver annunciato lo scorso 23 settembre di aver acquisito una quota potenziale del 21%. La decisione potrebbe arrivare entro fine ottobre.

Tutto dunque è ancora in forse, ma arrivano già le prime analisi: “Riconosciamo che il rating emittente di Commerzbank è più forte di quello di UniCredit e delle sue principali controllate. Pertanto, se l’acquisizione dovesse andare in porto, i rating di Commerzbank potrebbero essere messi sotto pressione”, ha scritto in una nota l’agenzia di rating S&P Global.

Unicredit e Commerzbank volano in Borsa

L’annuncio del primo incontro tra i vertici delle due banche in programma per venerdì e l’atteggiamento “aperto” promesso dalla Ceo Orlopp fanno volare entrambi i titoli in Borsa. A Milano, le azioni Unicredit guadagnano quasi il 4% del loro valore, mentre a Francoforte il titolo Commerzbank sale del 5,19%, spinto anche dall’aggiornamento della strategia al 2027.

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