Il risiko bancario europeo si complica, e se in Germania l’acquisizione del 9% di Commerzbank da parte di Unicredit sarà oggetto di un’indagine interna del governo tedesco, in Spagna l’opa di Bbva su Banco Sabadell è sempre più a rischio.
Unicredit-Commerzbank: il governo tedesco apre un’indagine interna
In Germania sale il malcontento nei confronti dell’operazione che ha portato Unicredit ad acquisire il 9% di Commerzbank e all’interno del governo tedesco “si sta rafforzando” l’opposizione a una potenziale acquisizione fusione, scrive il Financial Times. Secondo il quotidiano, alcuni alti funzionari sarebbero molto scettici su una simile operazione, in parte a causa del modo, ritenuto “subdolo” da Berlino, con cui Unicredit ha accumulato la quota in suo possesso. Un’altra fonte, evidenzia Ft, nota che “l’assalto di Unicredit su Commerzbank è percepito come un atto non amichevole”.
Sarebbero questi i motivi che hanno spinto il Governo di Berlino ad aprire un’indagine interna sulla vendita di una quota delle proprie azioni di Commerzbank, che ha consentito alla banca guidata da Andrea Orcel di accumulare una partecipazione del 9% e che potrebbe diventare solo un punto di partenza nella lunga strada verso la fusione. La prossima settimana la questione sarà esaminata anche al Bundestag.
L’operazione condotta da Unicredit avrebbe infatti colto di sorpresa il governo tedesco. Secondo Bloomberg, la Cancelleria non sarebbe soddisfatta dell’esito del collocamento avvenuto la settimana scorsa sotto la supervisione dell’Agenzia finanziaria tedesca. Lo scopo dell’indagine sarebbe dunque quello di esaminare nel dettaglio la sequenza di eventi che ha portato alla vendita delle azioni in mano allo Stato e al motivo per cui nessuno dei soggetti coinvolti avesse previsto la possibilità che un investitore strategico acquistasse l’intero pacchetto del 4,5% del capitale di Commerzbank. Berlino pensava infatti che diversi investitori istituzionali si sarebbero fatti avanti per acquistare piccole quote. Sulla questione, il ministero delle Finanze è già stato chiamato a riferire in Parlamento.
Da sottolineare anche che, in un’intervista a Bloomberg Tv, il ceo di Unicredit Andrea Orcel aveva affermato che il governo tedesco era “ben consapevole” del fatto che UniCredit aveva già accumulato una quota del 4,5% in Commerzbank al momento della vendita delle azioni possedute dallo Stato.
Nel frattempo anche i sindacati si mettono di traverso. Attraverso una nota, il sindacato tedesco Ver.di e il coordinamento sindacale aziendale (general works council) di Commerzbank hanno chiesto al governo federale di “prendere pubblicamente posizione contro un’acquisizione dell’istituto tedesco da parte di UniCredit” e di “lavorare insieme ai dipendenti per creare una Commerzbank forte e indipendente”.
In Spagna Opa Bbva-Sabadell in stallo
Nel frattempo, in Spagna il mercato chiede a Bbva un rilancio su Sabadell. Secondo gli analisti di Alantra Equities c’è infatti spazio perché il prezzo messo sul tavolo salga di un ulteriore 15% rispetto all’attuale fissato in un’azione Bbva di nuova emissione per ogni 4,83 azioni Sabadell. Senza un possibile rilancio (che tra l’altro potrebbe ammorbidire le resistenze del governo spagnolo contrario all’Opa) la banca di Bilbao sarà costretta a rinunciare, sentenziano gli analisti.
Per il momento però Bbva cerca di resistere alle pressioni, considerando l’offerta già “molto attraente”.
Da tenere in considerazione anche che dallo scorso 9 maggio, giorno in cui Bbva ha lanciato l’opa ostile su Sabadell, il titolo della banca di Bilbao ha perso circa il 14% del suo valore, mentre quello di Sabadell ha guadagnato il 9%. “Questa dinamica – osserva Milano Finanza – ha già ridotto il premio sul prezzo attuale delle azioni implicito nell’offerta a circa il 2%”.
(Ultimo aggiornamento: ore 15.25 del 20 settembre).