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Unicredit-Commerzbank: Bce verso il via libera all’operazione, mentre Berlino studia regole più severe

Imagoeconomica

Ormai è trascorso più di un mese da quando Unicredit ha annunciato di avere in mano il 9% di Commerzbank, che nel frattempo è diventato un potenziale 21%, ma in Germania l’operazione continua a fare rumore. Proprio ieri, il potente sindacato tedesco Dgb guidato dall’ex segretaria generale dell’Spd, Yasmin Fahimi, ha chiesto al governo di impedire “con ogni mezzo politico e regolamentare l’acquisizione”. Una richiesta che con ogni probabilità sarà disattesa dato che, secondo Bloomberg, la Bce sembra ormai irrimediabilmente orientata verso il via libera. E allora, si pensa al futuro: l’esecutivo guidato da Olaf Scholz starebbe infatti valutando di rendere più severi gli obblighi di trasparenza per gli investitori che acquistano partecipazioni nelle aziende tedesche.

Governo tedesco verso una stretta sulle acquisizioni

Se, con ogni probabilità, non si potrà fare nulla sull’operazione Unicredit-Commerzbank, bisogna almeno fare in modo che non capiti di nuovo. Sarebbe questa la ratio in base alla quale il governo tedesco starebbe valutando una stretta sulle future acquisizioni, imponendo obblighi più severi sulla trasparenza per gli investitori che comprano quote di aziende tedesche.

Le regole attuali prevedono che gli investitori debbano comunicare l’acquisto di azioni al di sopra della soglia del 3% che diventa 5% per i derivati. Il ministero delle Finanze vorrebbe abbassare queste soglie, uniformandole al 3% sia per le azioni che per i derivati, che per le combinazioni tra strumenti diversi. In questo modo, “l’effetto sorpresa” causato dall’operazione Unicredit-Commerzbank verrebbe scongiurato. 

Gli incontri tra Unicredit e il Governo tedesco

E a proposito di sorpresa: Berlino ha sempre detto di essere stato all’oscuro delle mosse di piazza Gae Aulenti. Secondo alcuni documenti parlamentari visionati da Reuters, però, i dirigenti di Unicredit hanno avuto colloqui con alti funzionari del governo tedesco, appartenenti alla Cancelleria e al Ministero delle Finanze, nei mesi precedenti l’acquisto di una parte della partecipazione statale in Commerzbank. I dettagli degli incontri sono riportati in una risposta del governo a Matthias Hauer, membro del Bundestag tedesco, e sono il resoconto più dettagliato finora dei contatti tra la Germania e Unicredit prima dell’acquisizione della banca di una maggiore partecipazione in Commerzbank. 

Secondo Reuters, Florian Toncar, segretario di Stato responsabile della vendita delle quote, ha parlato con Marion Hoellinger, a capo della filiale tedesca di Unicredit, in merito a un annuncio dell’agenzia governativa sulla vendita delle quote, in due incontri il 4 e il 10 settembre. Il presidente di Unicredit Pier Carlo Padoan avrebbe inoltre incontrato Joerg Kukies, un alto funzionario della cancelleria tedesca, a margine di una conferenza a Parigi il 16 maggio. “Il governo tedesco… pretende di non avere nulla a che fare con il caos di Commerzbank. Invece l’hanno causato“, ha detto Hauer.

Bce verso il via libera all’operazione Unicredit-Commerzbank

Se a Berlino si continua a discutere, alla Bce Tower di Francoforte ormai sembrano essere tutti d’accordo: la scalata otterrà presto il via libera delle autorità di regolamentazione. In questi giorni infatti, il supervisory board della Bce guidato dalla tedesca Claudia Buch dovrebbe completare la qualifying holding procedure, cioè l’istruttoria preliminare all’acquisto di quote rilevanti nel capitale delle banche. Secondo Bloomberg, che cita come fonte diversi alti funzionari delle autorità di vigilanza in Germania e di altri Paesi dell’Eurozona, non ci sarebbero ragioni per cui l’operazione dovrebbe sollevare preoccupazioni. Quasi tutti avrebbero espresso parere positivo al progetto che con ogni probabilità otterrà dunque il via libera normativo entro fine ottobre. 

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