Unicredit ha collocato un covered bond quinquennale da 750 milioni di euro a 99,44. Si tratta della prima emissione nel 2012 di un prestito garantito da parte di una banca italiana. L’ultima emissione italiana del 2011 è stata effettuata ad agosto dalla stessa Unicredit.
L’incarico di lead managger è stato affidato a Credit Agricole Cib, Société Generale Cib e la stessa Unicredit. Il prestito già poco dopo l’apertura degli ordini ha raccolto richieste superiori a 1 miliardo di euro. L’obbligazione scade il 31 gennaio 2018 con cedola del 4% ed è garantito da mutui residenziali di primo livello erogati in Italia. Ha ricevuto un rating A2 da parte di Moody’s, AA+ da parte di S&P e A da Fitch.
Unicredit ha prezzato il bond in corrispondenza di un rendimento di 290 punti base sul midswap, soglia minima dell’intervallo delle indicazioni preliminari con massimo a 295 punti, il che significa circa 95 punti base al di sotto della curva dei governativi italiani con scadenza equivalente. È la prima volta che un pricing nel mercato dei covered bond si attesta così tanto più in basso rispetto ai titoli di Stato.
Gli ultimi covered bond di Unicredit erano stati prezzati in linea con i Btp. Ma da allora l’offerta si è fermata: le banche italiane hanno raccolto liquidità dalla Bce o si sono concentrate sul mercato senior. Un’anomalia che dipende dal forte squilibrio tra domanda e offerta nel mercato. Inoltre l’assenza di emissioni più recenti rende difficile stimare il premio della nuova operazione. In ogni caso, sebbene molto sotto ai titoli di Stato, il prezzo del finanziamento si mantiene comunque per gli osservatori su livelli alti, alla luce del tipo di collaterale.