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Unicredit-Brontos, prosciolto Profumo

Il proscioglimento dell’ex Ad di Unicredit Alessandro Profumo e di altre 19 persone per la vicenda Brontos è diventato definitivo. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso della procura di Roma contro il proscioglimento. Lo ha riferito un portavoce di Unicredit e lo hanno confermato fonti giudiziarie.

La vicenda riguarda una presunta frode fiscale da 245 milioni di euro che secondo l’accusa sarebbe stata realizzata fra il 2007 e il 2009 attraverso un’operazione di finanza strutturata chiamata Brontos, e che, oltre a Profumo, vedeva indagati 16 manager della banca italiana e tre di Barclays.

L’inchiesta partì da Milano, poi venne trasferita a Bologna e infine, il 18 novembre 2013, la Cassazione stabilì la competenza territoriale del Tribunale di Roma.

Qui, in fase di udienza preliminare, il 26 marzo 2015 il gup Maria Grazia Giammarinaro prosciolse tutti gli imputati “perché il fatto non sussiste”. La procura presentò ricorso in Cassazione, che ora lo ha dichiarato non ammissibile.

“Il proscioglimento perché il fatto non sussiste degli esponenti e dipendenti della Banca, anche cessati, è divenuto pertanto definitivo”, ha dichiarato un portavoce Unicredit, che aggiunge: “Unicredit esprime quindi tutta la propria soddisfazione avendo sempre fermamente sostenuto, con assoluta convinzione, la piena correttezza dell’operato proprio e dei propri esponenti e dipendenti, anche cessati”.

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