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Unicredit-Banco Bpm: scontro davanti alla Consob sul premio dell’Ops di Orcel

Dopo la richiesta di chiarimenti della Consob sul premio dell’offerta presentata Unicredit spiega: “Calcolo va fatto su basi omogenee, premio del 14,8%”. Banco Bpm risponde: “Inappropriato, non tiene conto di Anima e Mps”. La Ue su Mps: “Non c’è più alcun vincolo, se vuole può effettuare acquisizioni”

Unicredit-Banco Bpm: scontro davanti alla Consob sul premio dell’Ops di Orcel

Sale la tensione tra Unicredit e Banco Bpm. Stavolta il terreno di scontro è il calcolo del premio previsto dall’offerta da 10,1 miliardi lanciata dalla banca guidata da Andrea Orcel. La Consob ha infatti chiesto una serie di chiarimenti sull’ops, considerando che i documenti presentati e le comunicazioni effettuate dalle due banche contengono percentuali molto diverse. A Piazza Gae Aulenti il premio varrebbe quasi il 15%, se invece ci si sposta di due chilometri e si arriva a Piazza Meda, il premio si trasforma in uno sconto, perché il calcolo di Unicredit “non considera Anima e Mps”. 

La versione di Unicredit

In una nota diffusa nella serata di lunedì, Unicredit ha dato la sua versione. Piazza Gae Aulenti “ritiene appropriato che il confronto tra i prezzi di mercato debba essere effettuato su basi omogenee, utilizzando riferimenti temporali univoci, in coerenza con le corrette metodologie valutative e la prassi di mercato”, sottolinea il comunicato in cui la banca critica anche le modalità con cui questo calcolo è stato effettuato dalla stessa Banco Bpm. Piazza Meda avrebbe infatti “diffuso una rappresentazione del premio/sconto” calcolato in una data (il 16 dicembre) che “non presenta (in quanto successiva al comunicato) alcuna attinenza con il calcolo del corrispettivo (e del relativo premio) rappresentato nel comunicato e non è associabile ad alcun evento rilevante per l’emittente, né per l’offerta”.

Inoltre, secondo Piazza Gae Aulenti, “per il solo calcolo del premio rispetto al prezzo undisturbed (cioè non influenzato da rumor di mercato, ndr), Banco Bpm confronta i prezzi delle proprie azioni e di quelle Unicredit in date diverse”. 

La risposta di Banco Bpm

Non si è fatta attendere la risposta di Banco Bpm, secondo cui “ogni riferimento al prezzo di Banco Bpm al 6 novembre è inappropriato e non pertinente perché, in tale data, questo non incorporava i risultati del terzo trimestre della banca, l’operazione annunciata su Anima e l’investimento in Mps. Tali elementi, come gia’ affermato nel comunicato del 17 dicembre, sono rilevanti perche’ hanno un impatto essenziale sul valore della banca” sottolinea Banco Bpm.

L’Istituto guidato da Giuseppe Castagna evidenzia inoltre che nella sua nota UniCredit “precisa che il premio del 14,8% è calcolato sulla base dei prezzi di mercato dei due titoli al 6 novembre; al contrario, il comunicato diffuso da Unicredit in data 13 dicembre rappresentava che la valorizzazione di 6,657 euro – determinata sulla base del prezzo ufficiale del 22 novembre – “incorpora un premio pari al 14,8% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni Bpm rilevato al 6 novembre 2024 (pari a 6,408 euro)” ma “tale calcolo risultava erroneo, in quanto il confronto tra i due valori si traduce in un premio del 3,9%”.

Ue su Mps: “Non ci sono più vincoli, può acquisire”

In attesa del cda di Mediobanca in programma per oggi, che probabilmente bollerà ufficialmente come ostile l’offerta da 13,3 miliardi presentata da Siena, dalla Ue arriva una buona notizia per Mps. “Dal punto di vista del controllo delle concentrazioni, l’offerta di Mps di acquisire Mediobanca non è stata notificata alla Commissione. Come sempre, spetta alle parti valutare se un’operazione debba essere notificata alla Commissione ai sensi delle norme Ue sulle concentrazioni”, ha indicato la portavoce dell’Antitrust Ue, che ha aggiunto: “A seguito della cessione della maggior parte della partecipazione pubblica in Mps, che ha portato alla perdita del controllo sulla banca, Mps non è più vincolata al suo impegno ai sensi della decisione sugli aiuti di Stato di astenersi dalle acquisizioni e ciò le consente di intraprendere le azioni aziendali che riterrà appropriate per perseguire i propri interessi commerciali”.

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