L’assemblea straordinaria dei soci di Unicredit ha approvato con il voto del 98% del capitale presente le proposte di rafforzamento del capitale per arrivare nel corso del 2012 a un core Tier1 superiore al 9%, in linea con la piena applicazione dei requisiti di Basilea 3.
Le operazioni approvate oggi in assemblea prevedono un aumento gratuito da 2,5 miliardi e uno da 7,5 miliardi a pagamento previsto entro il primo trimestre. “Faccio presente che con questo aumento andiamo ben sopra il 9% di core Tier 1 – ha detto l’ad Federico Ghizzoni – che ci pone completamente al di fuori del rischio Eba”.
Mentre era in corso l’assemblea, due fonti vicine al dossier hanno detto che l’Italia ha scongelato fondi della Banca centrale libica, che ha il 4,9% di Unicredit, per consentirle “di esercitare i propri diritti relativi all’aumento capitale di Unicredit”. Il valore della somma scongelata è pari a 375 milioni di euro, mentre il livello necessario per la sottoscrizione della quota-parte dell’aumento da 7,5 miliardi.
Gli altri soci principali sono Mediobanca, a cui fa capo il 5,2% in gran parte al servizio del prestito Cashes, il fondo Aabar (4,9%), Fondazione Cariverona (4,2%), Fondazione Crt (3,3%) e Carimonte (2,9%), poi Allianz con il 2% e Blackrock con il 4%. Un altro socio libico, la Libyan Investment Authority, possiede il 2,594%.