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Unicredit, assemblea a porte chiuse: ok al bilancio 2019

Gli azionisti hanno anche dato il via libera alla riduzione del numero dei membri del Cda – Nessun voto, invece, su dividendo e buyback

È stata un’assemblea sui generis quella svolta giovedì 9 aprile dai soci di Unicredit. Per evitare assembramenti e disinnescare il rischio di contagi da coronavirus, infatti, gli azionisti si sono incontrati a porte chiuse, limitando il numero dei partecipanti. Nel corso della riunione è stato approvato il bilancio dell’anno scorso con il voto favorevole del 98,88% del capitale presente pari al 59,7% del capitale della banca.

A livello consolidato, Unicredit ha archiviato il 2019 con un utile contabile pari a 3,4miliardi e con 4,7 miliardi di utile “sottostante”.

Gli azionisti hanno poi dato via libera alla decisione di ridurre a 14 del numero dei consiglieri di amministrazione. All’interno del Cda, inoltre, sono stati confermati Beatriz Lara Bartolomè e Diego De Giorgi (quest’ultimo cooptato il 5 febbraio).

L’assemblea ha approvato anche il sistema incentivante 2020 e le politiche di remunerazione.

Via libera, infine, alla copertura di riserve negative per 3,4 miliardi “mediante utilizzo della riserva sovrapprezzo azioni per 3,3 miliardi per l’eliminazione delle riserve negative rivenienti dal pagamento delle cedole additional tier 1 – si legge nella nota – e della riserva negativa riveniente dalla prima applicazione del principio contabile Ifrs 92 e della riserva statutaria per 123,8 milioni per l’eliminazione delle riserva negativa riveniente dal pagamento del canone di usufrutto correlato agli strumenti finanziari Cashes”. L’assemblea ha infine deciso di ripianare i 555 milioni di perdita 2019 della capogruppo attraverso l’utilizzo della Riserva sovrapprezzo azioni, preventivamente autorizzato dall’Autorità di vigilanza.

Non si è votato invece sulla distribuzione del dividendo proposto dal Cda (0,63 euro) né sul riacquisto di azioni proprie (buyback), le due operazioni su cui Banca Centrale Europea (Bce) e Autorità Bancaria Europea (Eba) hanno chiesto alle banche europee di rinviare le decisioni almeno fino a ottobre, così da mantenere in cassa la massima liquidità possibile per affrontare al meglio la crisi innescata dal coronavirus.

Per quanto riguarda il titolo in Borsa di Unicredit, la seduta di giovedì si è chiusa con un rialzo dell’1,68%, a 7,437 euro per azione. Nella media dell’ultimo mese, il valore della banca è sceso del 25,27% a Piazza Affari.

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