Unicredit accende un faro sulla moda e sulle aziende del made in Italy. Tre incontri digitali ai massimi livelli per palare di Moda, della sua ripartenza e di tutto ciò che serve per rilanciare la catena che dal produttore al consumatore rappresenta uno dei settori-cardine della presenza industriale italiana nel mondo. Esperti e operatori del comparto, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni si incontreranno nel corso di “The age of news Visions”, tre Forum virtuali su tre diverse tematiche.
A collaborare con UniCredit per il successo dell’iniziativa sono Pitti Immagine, Camera della Moda, Altaroma e Nomisma che presenterà i risultati di un’analisi condotta su un campione di aziende del Fashion e Luxury italiano.
Il primo appuntamento è a Firenze il 10 novembre. Sarà dedicato ai nuovi modelli di comunicazione e al profilo dei nuovi consumatori.
L’incontro è aperto dai saluti di benvenuto di Francesco Giordano, Co-Ceo Commercial Banking Western Europe di UniCredit; Carlo Capasa, Presidente Camera Nazionale della Moda Italiana; Tommaso Sacchi, Assessore alla cultura del Comune di Firenze; e Antonella Mansi, Vice Presidente Pitti Immagine. Il forum, coordinato da Cristiano Seganfreddo, Presidente e Editore Flash Art, è arricchito dalla presentazione di Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato Pitti Immagine; e dagli interventi di Maria Luisa Frisa, Critico e Fashion Curator e Direttore del Corso di laurea in Design della moda e Arti Multimediali – Iuav di Venezia; Livia Firth, Produttrice Cinematografica e Fondatrice Green Carpet Fashion Awards; Claudio Marenzi, Presidente e Amministrazione Delegato Herno; Roberta Benaglia, Amministratore Delegato Style Capital; Matteo Lunelli, Presidente Altagamma.
Dopo Firenze, The age of new Visions toccherà Milano, il 24 novembre; e Roma il 1° dicembre. Andrea Casini, Co-Ceo Commercial Banking Italy di Unicredit sottolinea l’impegno del gruppo “come partner strategico delle imprese e al contempo facilitatori di una riflessione approfondita sulle possibili strategie di rilancio di uno dei pilastri dell’economia italiana: la moda”.
Secondo l’indagine svolta da Nomisma sulla base di dati Istat, con 338.195 imprese attive e oltre un milione di addetti in Italia, il settore del fashion che ricomprende al suo interno i comparti Moda e Lusso, ha registrato tra il 2018 e il 2019 un valore della produzione che sfiora i 133miliardi di euro. Supera i 71miliardi il valore dell’export, con una quota sul totale delle esportazioni del manufatturiero pari al 15,6%.
La crisi determinata dal Covid-19 ha portato ad una netta flessione della produzione di tessile, una chiusura quasi totale dei canali commerciali, ad esclusione dell’online, con una contrazione delle vendite al dettaglio di abbigliamento e pelletteria (-83% aprile 2020 vs aprile 2019). In calo anche l’export (-28,2% nel confronto tra il primo semestre 2020 e il primo semestre 2019) e il fatturato (-35% nel confronto tra i primi nove mesi del 2020 e quelli del 2019). Le previsioni per i prossimi 12/18 mesi restano fosche: le aziende intervistate da Nomina non avvertono infatti la possibilità di un ritorno ai livelli pre-covid e si attendono una variazione media del fatturato pari al -13%. Da qui ora si deve ripartire. Per questo, afferma ancora Andrea Casini “l’obiettivo degli incontri è proseguire il processo di confronto costruttivo intrapreso per dare voce ai principali attori del settore e affrontare insieme i temi della ripresa, partendo dalle specificità del comparto, analizzandone le esigenze in relazione ai cambiamenti che a più livelli stiamo vivendo e individuando gli strumenti più consoni e funzionali al processo di ripartenza”.