Miele e Pasticceria, un binomio indissolubile. Un binomio da custodire e sviluppare sempre più e non solo per le preparazioni di pasticceria. Parte da queste premesse di responsabilità sociale e di impegno verso l’ambiente l’iniziativa della Pasticceria Filippi di Zanè (Vicenza) che ha deciso di adottare un congruo numero di arnie grazie al progetto Saving Bees. Con questo contributo l’oasi apistica crescerà di 180.000 api, gli ettari di terreno coperti dai voli saranno 9.000, con una media di 675.000 fiori visitati al giorno e una compensazione indiretta di CO2 pari a 900 Kg.
“La scelta delle materie prime è per noi fondamentale – spiega Andrea Filippi, creatore di tutte le ricette di Pasticceria Filippi – Abbiamo sempre usato il miele per i nostri dolci, prodotto da piccoli fornitori locali nel rispetto della natura. Appena siamo venuti a conoscenza del progetto Saving Bees, abbiamo deciso di farne parte per preservare il valore di questi affascinanti animali, fondamentali per il nostro ecosistema”.
La salvaguardia del nostro pianeta è un tema caro ad Andrea e Lorenzo Filippi, titolari della Pasticceria Filippi, da anni impegnati nella ricerca di metodologie sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico. Dal 2016 la pasticceria è diventata una B Corp (www.societabenefit.net), integrando in azienda strategie e programmi allo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera.
Saving Bees è un’iniziativa a sostegno delle api, che negli ultimi 50 anni hanno visto un enorme aumento della mortalità delle colonie: il 9,2% delle popolazioni in Europa è a rischio di estinzione. Un danno gravissimo per l’ecosistema, poiché questi preziosi insetti sono la principale risorsa per la biodiversità sul nostro pianeta e, quindi, per la presenza di tutte le specie, essendo responsabili della riproduzione di oltre il 70% delle piante esistenti tramite l’impollinazione. Saving Bees è un progetto nato per sostenere la vita di questi piccoli insetti, fondamentali per la nostra esistenza, tramite la creazione di un’oasi apistica su un terreno di 13.000 m². Si tratta di un’area incontaminata, ricca di flora spontanea e di piante produttrici di nettare, sia erbacee che arboree, dove le api possono nutrirsi e favorire l’impollinazione incrociata, alla base del successo riproduttivo e della biodiversità.