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Una tesi sullo sviluppo sostenibile dei BRIC

La crisi economico-finanziaria ha fatto risaltare le debolezze delle economie occidentali ma ha anche messo in evidenza l’ascesa economica di paesi una volta considerati “in via di sviluppo”: Brasile, Russia, India e Cina. La crescita economica dei BRIC ha implicato un aumento nella domanda energetica delle quattro economie, traducendosi – inequivocabilmente – anche in un aumento delle emissioni inquinanti da parte delle stesse. Tale fenomeno ha posto dubbi su un possibile sviluppo energetico sostenibile nei BRIC poiché, nonostante esistano buone possibilità per un ricorso a energie rinnovabili, sono innegabili i molteplici ostacoli a un futuro sviluppo sostenibile maggiore rispetto a quell’odierno. Nell’analisi di questo tema si parte dal Brasile che, nonostante abbia aumentato il ricorso alle risorse rinnovabili, ha anche incrementato la propria produzione nazionale di petrolio, riuscendo a raggiungere un punto di equilibrio tra impiego di combustibili fossili e di risorse rinnovabili; per arrivare alla Russia, dove la conversione del sistema energetico non riscuote successo in quanto si tratta di un paese che è produttore di combustibili fossili e del tutto autosufficiente; all’India, dove il maggior ostacolo a uno sviluppo sostenibile del sistema energetico è rappresentato dalle preoccupazioni del governo di creare un danno alle popolazioni che vivono sotto la soglia di povertà; per concludere con la Cina, per la quale il limite maggiore ad una più ampia diffusione dello sviluppo sostenibile è rintracciabile nella scarsità di tecnologie ad hoc.


Allegati: Abstract Tesi M.Caterina Donatelli.pdf

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