Il commissario della spending review, Carlo Cottarelli, è pronto a dimettersi dal suo incarico. Ieri ha denunciato la tendenza del potere politico a usare i risparmi di spesa non per ridurre le tasse ma per finanziare nuove spese. Il Tesoro ha cercato di gettare acqua sul fuoco sostenendo che Cottarelli si riferiva al Parlamento anzichè al Governo ma la scarsa sintonia tra il commissario e il premier lascia intendere che presto si arrivera al divorzio.
Senza equivoci e senza sovrapposizioni con il Tesoro, il premier Matteo Renzi sta invece per istituire a Palazzo Chigi un think tank di economisti che lo dovrebbe supportare sia nel semestre europeo della presidenza italiana sia nell’immaginare la politica economica del Governo.
A far parte del think tank di Palazzo Chigi dovrebbero essere Roberto Perotti dell’Università Bocconi, Tommaso Nannicini, anche lui della Bocconi, Marco Fortis, presidente della Fondazione Edison e docente di economia industriale alla Cattolica di Milano, Veronica De Romanis, economista già al Tesoro con Carlo Azeglio Ciampi e autrice di un brillante libro controcorrente sulla Germania della Merkel oltre che collaboratrice di FIRSTonline, Marco Simoni della London School of Economics, Yoram Gutgeld, deputato renziano di origine israeliana e già direttore della McKinsey e Filippo Taddei, consigliere economico del Pd voluto da Renzi e docente alla John Hopkins University.
Non sono però escluse new entry dell’ultima ora.