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Un economista avverte: “Cina nei guai se Washington svaluta”. E l’articolo viene rimosso dal web

L’allarme è stato lanciato da un alto funzionario dell’organismo che vigila sugli scambi di valute. I mercati hanno risposto facendo perdere ulteriore terreno alla divisa americana. Convincendo l’autore a ritrattare: “Un’opinione personale”.

Un economista avverte: “Cina nei guai se Washington svaluta”. E l’articolo viene rimosso dal web

La Cina si dovrebbe guardare dal pericolo di detenere una quantità eccessiva di asset americani come i buoni del Tesoro perché gli Stati Uniti potrebbero perseguire una politica di svalutazione del dollaro. A metterlo nero su bianco è stato Guan Tao il funzionario a capo dell’International payment department della State administration for foreign exchange, l’organismo di controllo che vigila sui mercati valutari cinesi. L’articolo in cui Guan lanciava l’allarme è stato prima pubblicato sul sito web di China Finance 40 Forum, un think tank di Pechino e quindi rimosso con la giustificazione che non si trattava che delle opinioni personali dell’autore. “Gli Stati Uniti – si leggeva nell’articolo – hanno una politica monetaria e fiscale espansiva finalizzata a stimolare la crescita e potrebbero non resistere alla tentazione di indebolire il dollaro”. Parole che hanno contribuito a far scendere la quotazioni della divisa americana rispetto alle principali valute incluso l’euro e farle toccare i minimi storici rispetto al franco svizzero. Pechino non ha mai dichiarato ufficialmente a quanto ammontino i titoli del Tesoro americano Usa in suo possesso, ma secondo alcuni economisti circa il 70% delle riserve cinesi di valuta estera (che oggi ammontano complessivamente all’equivalente di oltre 2mila miliardi di euro) potrebbero essere denominate in dollari. Secondo il segretario al Commercio americano Gary Locke la quota di titoli del Tesoro Usa in mani cinesi non ammonterebbe a più dell’8% dell’indebitamento complessivo del paese.

Pubblicato in: News

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