Quale è stata l’attività parlamentare in questo lo scorcio di legislatura? Tra l’anno che si è appena concluso e questi primi dieci giorni del mese sono state approvate 28 leggi – ma quasi la metà sono di conversione di decreti (12) – e il governo è stato impegnato a porre la questione di fiducia già 8 volte.
L’esecutivo si è rivolto ai parlamentari sollecitando la loro fiducia su 5 leggi: sul DL 91/2018 (proroga termini) una volta alla sola Camera; sul DL 113/2018 (sicurezza) la fiducia è stata posta due volte, sia al Senato che alla Camera; sul DL 118/2018 (DL fiscale) una volta alla sola Camera; idem sulla legge anticorruzione (ancora in attesa di promulgazione); infine sulla legge di bilancio la fiducia è stata posta tre volte: alla Camera in prima lettura, al Senato e alla Camera in seconda lettura.
Quanto alle leggi approvate, solo 6 sono di iniziativa parlamentare: 1) per l’istituzione Commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti; 2) istituzione Commissione parlamentare di inchiesta sulla mafia; 3) norme sui dispositivi contro l’abbandono dei minori nei veicoli); 4) proroga del termine per l’esercizio della delega in materia di giudizi di fronte alla Corte dei conti. E appena giorni fa si sono aggiunte altre due leggi, di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali: 5) Trattato Italia-Laos di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica; 6) trattato di cooperazione culturale Italia-Montenegro.
Alla produzione si devono aggiungere anche i decreti, in totale 16, di cui 4 ereditati dal precedente governo Gentiloni, ma gli altri 12 su iniziativa di questo esecutivo, mediamente più di uno al mese.