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Ultimo Btp-day 2012, Tesoro vuole l’en plein. Annata record per Borsa di Tokyo. Milano inizia bene

TOKYO CHIUDE L’ANNO A +23%, RECORD DAL 2005. E IL TESORO PUNTA ALL’EN PLEIN NEL BTP DAY

Le variazioni delle Borse Usa sono minime. Gli indici Dow Jones e Nasdaq sono scesi ieri  dello 0,14%, S&P -0,12%. Ma i numeri della seduta di ieri  sono il risultato di una giornata  passata a compulsare le ultime notizie in arrivo da Washington sul fiscal cliff ; prima al ribasso, sull’onda del pessimismo espresso dal leader democratico John Reed, poi in ripresa, dopo la convocazione delle parti da parte del presidente Obama, oggi impegnato in una serie di confronti ravvicinati. Il presidente, secondo Cnn, presenterà  un piano ‘ridotto’ in cui sarebbe l’estensione dei tagli fiscali per coloro che guadagnano meno di 250 mila dollari l’anno.

I mercati finanziari, per ora, osservano con un certo distacco lo scontro politico in atto negli Usa. I listini asiatici si avviano a chiudere l’anno con una serie di rialzi. Continua, in particolare, il rally di Tokyo +1%. Da inizio anno l’indice Nikkei è salito del 23%, il maggior rialzo dal 2005.  Gli operatori sono convinti che la Bank of Japan, dopo i dati che segnalano il calo dei prezzi al consumo, accoglierà la richiesta del governo di tenere i tassi bassi e di prendere altre misure per indebolire lo yen. Goldman Sachs ha messo un buy sui titoli dei grandi esportatori.

In salita anche Shanghai +0,5%. Il listino cinese, in rialzo per la quarta setimana di fila, è salito del 13% rispetto ai minimi del 3 dicembre. Piazza Affari, intanto, ha chiuso la penultima seduta dell’anno in rialzo dello 0,4%, portando così la performance da inizio 2012 a +8,7%. Positive anche le Borse di Parigi +0,5% e Francoforte +0,1%, mentre Londra ha chiuso invariata e Madrid è scesa dello 0,3%.

BOT/BTP/SPREAD

Oggi il Tesoro conta di chiudere in bellezza l’annata 2012, in cui sono stati collocati titoli per 470 miliardi (430 miliardi l’offerta prevista per il 2013, di cui 55 a gennaio il mese più difficile). Va in scena l’ultima asta dei Btp, test da seguire con attenzione dopo l’aumento dello spread. Saranno offerti titoli per 6  miliardi, spalmati in parti eguali tra la quinta tranche del 5 anni novembre 2017 e la nona del dieci anni novembre 2022.

Sul mercato secondario, infatti, il Btp a 10 anni ha finito la seduta in calo con il rendimento  al 4,51%, in leggero rialzo dal 4,44% del 21 dicembre scorso. Lo spread è in allargamento a quota 319 (+12 punti base), a causa delle tensioni sui mercati per l’approssimarsi del fiscal cliff.   

Ieri, comunque, il Tesoro ha collocato 3,25 miliardi di Ctz con scadenza 30 settembre 2014 (a fronte di una richiesta per 5,49 miliardi) a un rendimento dell’1,88%, in calo da 1,92% della precedente asta di fine novembre. Il Tesoro ha anche collocato tutti gli 8,5 miliardi di titoli a sei mesi previsti, a fronte di una domanda pari a 13,3 miliardi (1,57 volte l’offerta). Il rendimento è leggermente salito attestandosi allo 0,949%, dallo 0,919% della precedente asta di fine novembre.

AMERICA

La Borsa americana è scivolata in ribasso dopo la caduta dell’indice sulla fiducia dei consumatori, un dato che si unisce alla preoccupazione su come si evolveranno le ultime ore di trattativa sul “fiscal cliff”. Fra le blue chip americane scendono le banche: Bank  of  America -2%, JP Morgan -1,8%, Citigroup -1,6%. Fra i tech Cisco arretra dell’1,6%, Apple  -0,6%, Facebook -0,7%.

Tim Cook, numero uno di Apple, si è accontentato per il 2012 di 4,17 milioni di stipendio. Quest’anno, infatti, non erano previste stock options per il ceo della Mela che nel 2011 aveva incassato titoli per un valore di 378 milioni. Ma Cook non ha di che lamentarsi: la sua quota, grazie ai guadagni del titolo a Wall Street, vale oggi 750 milioni di dollari.

EUROPA

A Madrid Bankia  è precipitata in ribasso del 19% dopo che il Frob, il fondo di salvataggio degli istituti di credito della Spagna, ha reso noto ieri una valutazione negativa del gruppo di 4,2 miliardi di euro, l’ultimo passo prima dell’iniezione di 18 miliardi di euro nella banca. 

ITALIA

Gemina è volata in rialzo del 32%. La controllata Aeroporti di Roma ha ottenuto dal governo il via libera al Contratto di Programma per lo sviluppo degli scali di Fiumicino e Ciampino e al conseguente aumento delle tariffe aeroportuali. F2i, intanto,  si  è aggiudicata  l’asta per il 14,56% di Sea messo in vendita dalla Provincia di Milano. Lo comunica Asam, la holding della Provincia di Milano che ne gestisce le partecipazioni finanziarie. Quella di F2i è l’unica offerta pervenuta ad Asam alla scadenza dei termini della gara, alle 12 di ieri, e ammonta a 147 milioni di euro, in ribasso sull’importo a base d’asta 160,1 milioni. Il fondo guidato da Vito Gamerale si è aggiudicato ieri anche il controllo degli aeroporti di Torino e Firenze.

Impregilo  ha perfezionato la cessione a Primav del 19% del capitale di EcoRodovias per un controvalore complessivo, al netto di imposte e spese, di 619,85 milioni di euro. Lo comunica la società in una nota, ricordando che lo scorso 31 ottobre era stata finalizzata la cessione del 3,74% di Ecorodovias a BTG Pactual per 111 milioni e che quindi dalle due operazioni sono stati incassati 730 milioni. Impregilo detiene ancora il 6,5% della società brasiliana. Nelle slide pubblicate sul sito del gruppo lo scorso 11 dicembre si prevedeva di vendere questa quota nel 2012.

Fra le mid e small cap, Prelios  è volata in rialzo del 13,9% dopo la firma dell’accordo con Feidos per la ricapitalizzazione. Forte rialzo di Iren +4,9% che ha concluso la vendita di parte del patrimonio immobiliare. Sono state le banche a guidare il rialzo di Piazza Affari. In particolare sono salite le banche cooperative: Banco Popolare ha guadagnato  il 2,4%, Popolare dell’Emilia +1,8%, Pop.Milano +2,5%, Ubi +1,7%. Sono positive anche le big del settore: Unicredit +0,7%, Intesa +1,3%, MontePaschi +2,6%, Mediobanca +1,4%.

Fra i titoli industriali, Fiat è salita dello 0,6%. Forte rialzo di Diasorin che ha quasi recuperato lo stacco del dividendo di 0,83 euro. Il titolo ha terminato a 30,61 euro dalla chiusura di 30,82 euro del 21 dicembre. Su base rettificata il rialzo è del 2%.

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