Più chiaro e più duro di così l’ultimatum del Pd di Matteo Renzi al governo Letta non poteva davvero essere. “Questo Pd – ha detto Davide Faraone, membro renziano della segreteria e responsabile Welfare del partito – non può più permettersi questo Governo” specialmente dopo “l’impressionante filotto di errori” degli ultimi giorni, a partire dal pasticcio del decreto salva-Roma per proseguire con le slot machine e gli affitti d’oro fino al decreto milleproroghe.
Ma a questo punto – dicono i renziani – “non basta un ritocco o un rimpasto: o si cambia radicalmente o si muore”. “Mentre noi lavoriamo ad un’agenda di grandi riforme per il Paese con tempi certi di realizzazione – ha aggiunto Faraone – al Governo e in Parlamento c’è chi brucia tutto ma così non va”.
A Faraone fa eco un altro renziano come il senatore Andrea Marcucci: “Prima c’era Berlusconi e il Governo non poteva fare molto, ma ora non c’è più Berlusconi e il Governo continua a non fare molto”.
Per ora Letta, che è sempre stato contrario al rimpasto nel timore che muovendo qualche tassello crolli tutto, tace ma in sua difesa arriva il Nuovo centro destra di Angelino Alfani con l’ex presidente del Senato Schifani che ricorda come i voti di Ncd siano determinanti per la maggioranza. Vedreno cosa succederà nelle prossime ore anche alla luce del messaggio di fine anno del Capo dello Stato.