Pugno duro di Theresa May contro la Russia. La Premier britannica ha annunciato alla Camera dei Comuni l’espulsione di 23 diplomatici russi (è il secondo numero di espulsioni più alto nella storia del Regno Unito), che avranno una settimana di tempo per abbandonare il Paese. La decisione è legata al tentato avvelenamento con agente nervino dell’ex spia russa Serghei Skripal e di sua figlia Yulia a Salisbury. Londra è convinta che il Cremlino sia coinvolto nel caso e aveva chiesto a Mosca di chiarire la situazione entro ieri sera. La Russia però ha risposto con “disprezzo” e “sarcasmo” all’ultimatum britannico – ha detto ancora May – e la sola spiegazione è “che lo Stato russo è colpevole”.
La Premier ha reso noto di aver revocato ogni invito al ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Ha inoltre annunciato che non vi saranno delegazioni ufficiali né rappresentanti della famiglia reale ai Mondiali di calcio di Russia 2018.
Ma non è finita. May ha anche annunciato provvedimenti legislativi per prendere di mira i patrimoni in Gran Bretagna di uomini d’affari e funzionari russi ritenuti sospetti in relazione al caso Skripal. In arrivo poi misure restrittive e controlli sui voli privati, sugli ingressi e sui movimenti di queste persone. Inoltre, il governo britannico intende “congelare ogni asset dello Stato russo” che ritenga utilizzabile a scopi ostili.
Un portavoce della Commissione Ue ha detto che “l’uso” sul suolo europeo “di un agente nervino militare è scioccante”, in quanto “minaccia i civili e mette in pericolo il pubblico. Stiamo seguendo la situazione da vicino, siamo al fianco della Gran Bretagna per ottenere giustizia e siamo pronti ad offrire il nostro sostegno se richiesto”.
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu terrà questo pomeriggio alle 20 italiane una riunione sull’attentato di Salisbury. L’incontro è stato chiesto dalla Gran Bretagna, che aggiornerà i Quindici sugli sviluppi.