Il Regno Unito piomba in recessione tecnica per la prima volta dal 2009. Il Pil britannico è infatti in calo per il secondo trimestre consecutivo, e quella del secondo trimestre di quest’anno è la perdita, in percentuale, più marcata della storia: -20,4%, peggio di quanto fatto da Italia e Francia, in linea col capitombolo spagnolo. Nel primo trimestre 2020, già in parte condizionato dall’emergenza sanitaria globale, il Pil del Regno Unito aveva ceduto il 2,2%. L’Ufficio nazionale di statistica ha decretato che per l’economia britannica questa “è la peggior recessione mai registrata”.
Non va molto meglio, come sappiamo, alle altre economie occidentali. La stessa Germania, che ha disposto misure meno restrittive per contenere la diffusione del Covid-19, ha registrato nel secondo trimestre un -10% che è stato a sua volta il calo più consistente da quando nel 1970 sono iniziate le statistiche nel Paese teutonico. Il Pil italiano ha invece perso il 17,3% su base annua, riportandosi ai livelli del 1995 ma facendo comunque meglio delle previsioni. Per non parlare poi della caduta del prodotto interno lordo statunitense, precipitato del 32%, mai così male dal 1947.