Paolo Gentiloni è il nuovo commissario europeo agli Affari Economici. Lo ha annunciato la neo presidente Ursula Von der Leyen, presentando la squadra che la affiancherà nei prossimi anni.
L’Italia, dopo mesi di trattative, è riuscita dunque ad ottenere “la poltrona di peso” tanto cercata. Una conquista impensabile fino a qualche mese fa, quando a causa delle frizioni tra Bruxelles e il governo targato Lega-M5S e della crescente sfiducia nei confronti dei nostri conti e della nostra politica, il nostro Paese sembrava destinato a rimanere fuori dal “gioco delle nomine”.
L’ex Premier ed ex ministro degli Esteri prenderà il posto fino ad oggi occupato dal francese Pierre Moscovici e si occuperà della gestione degli affari finanziari e monetari dell’Unione Europea, ricoprendo un ruolo fondamentale nell’eventuale) revisione del Patto di stabilità (auspicata dall’Italia) che disciplina i conti europei. L’Italia, come previsto, ha rinunciato alla vicepresidenza della Commissione, che sembrava invece acquisita in una prima fase di negoziato.
Le polemiche sulla nomina di Gentiloni sono cominciate già prima dell’annuncio, con l’ex cancelliere austriaco Sebastian Kurz, leader del Partito Popolare Austriaco (Ppe), che su Twitter ha affermato che l’Austria non ha intenzione di pagare i debiti dell’Italia.
Favorevole invece il commissario europeo al Bilancio, Guenther Oettinger, membro della Cdu tedesca e del Ppe, secondo cui “Un ex primo ministro che arriva da un grande Paese membro”, come Paolo Gentiloni, “ha sempre la competenza per prendere un portafoglio importante”.
“Il mio successore designato Paolo Gentiloni è un amico ed una scelta eccellente, saprà portare i valori e le idee della famiglia socialdemocratica”, ha scritto su Twitter Pierre Moscovici.
Da sottolineare che con la francese Christine Lagarde alla guida della Bce, il portoghese Mario Centeno a capo dell’Eurogruppo e Gentiloni all’EcFin le politiche dell’Eurozona saranno ora tutte in mano a rappresentanti di Paesi del Sud. Senza dimenticare David Sassoli alla presidenza dell’Europarlamento.
Tornando ai commissari, Von der Leyen ha presentato anche gli altri membri della sua squadra, composta in totale da 14 uomini e 13 donne. È la prima volta nella storia dell’Ue che viene pienamente rispettata la parità di genere. Dal punto di vista politico, 10 commissari sono andati ai socialisti europei, 9 al Partito Popolare europeo e sei ai liberali di Renew Europe, uno agli ecologisti con il lituano Virginijus Sinkevičius e uno ai conservatore con il polacco Janusz Wojciechowski.
“Oggi presento una squadra ben equilibrata e che riunisce competenza ed esperienza, voglio una commissione che lavori con determinazione e che offra delle risposte”, ha detto la presidente eletta della commissione europea. “Voglio una commissione che sia flessibile moderna e agile“, ha aggiunto.
Frans Timmermans (olandese) sarà il vicepresidente esecutivo per il “green deal europeo”, Margrethe Vestager (danese) sarà vicepresidente esecutiva per il digitale e commissaria alla Concorrenza, Valdis Dombrovskis (lettone), attuale vicepresidente della Commissione europea per l’Euro, è stato nominato vicepresidente esecutivo per l’Economia.
Per quanto riguarda le altre nomine di peso, la francese Sylvie Goulard è la nuova Commissaria al Mercato Interno e sarà responsabile di una nuova Dg che si occuperà di Industria, spazio e difesa. Il lituano Virginijus Sinkevicius (Verdi) è stato nominato commissario all’Ambiente e agli Oceani, l’’austriaco Johannes Hahn al Budget e all’Amministrazione. All’irlandese Phil Hogan il portafoglio al Commercio, mentre il belga Didier Reynders ha ottenuto quello alla Giustizia. Mariya Gabriel (Bulgaria) è stata nominata Commissaria per l’innovazione e la Gioventù. Elisa Ferreira (Portogallo) è stata nominata Commissaria per la Coesione e le riforme.
Ecco tutte le nomine:
La nuova commissione entrerà in carica dopo il via libera del Parlamento europeo.