Il saldo commerciale UE nei confronti degli altri partner commerciali internazionali ha registrato un surplus di 28,8 miliardi di euro nel terzo trimestre del 2012, contro un deficit di 6,8 mld nello stesso periodo del 2011. Il deficit dei beni di consumo è infatti calato vistosamente (2,6 mld contro 24,6 nel 2011), mentre sono aumentati i saldi positivi per quanto riguarda i servizi, passati a 39,3 mld nel 2012 contro 31,1 mld dell’anno precedente, come risultato delle performance positive dei servici altamente professionali e tecnici (+15,3 mld), trasporti (+7,4 mld), computer e informatica (+6,2 mld), assicurazioni (+3,8 mld) e settore edile (+2,7 mld), in parte bilanciati dal calo delle royalties (-2 mld).
Nel corso del terzo trimestre 2012, i mercati con cui i Paesi UE hanno registrato i maggiori surplus sono stati USA (+34,1 mld), Svizzera (+15,1 mld), Hong Kong (+7,8 mld), Brasile (+ 7,4 mld) e Canada (+5 mld), mentre disavanzi hanno riguardato Cina (-30,1 mld), Russia (-6,7 mld) e Giappone (-5,4 mld). Nello stesso periodo dell’anno, sono stati eseguiti investimenti produttivi in mercati extra UE per 55,3 miliardi di euro, contro 40,5 mld del 2011, con flussi di investimenti in entrata pari a 35,4 mld, in aumento rispetto a 34,3 mld dell’anno precedente. Inoltre, gli investimenti di portafoglio in uscita sono ammontati a 126 mld.
Per quanto riguarda gli Stati membri, i saldi positivi più elevati sono stati registrati in Germania (+41,5 mld), Olanda (+12,6 mld) e Svezia (+7,8 mld), mentre i disavanzi maggiori hanno interessato Regno Unito (-20,2 mld) e Francia (-8 mld).