Il gioco on line è un fenomeno diffusissimo, non solo in Italia ma in tutta Europa. Diventa dunque necessaria una maggiore cooperazione a livello comunitario soprattuto in tema di ordine pubblico e di rischi sociali. Questo l’obiettivo del Libro Verde della Commissione Europea sul gioco on line che si avvia all’atto finale. Dopo l’approvazione della relazione accompagnatoria del provvedimento a cura del relatore Jurgen Cruetzmann, in cui è sintetizzato il parere globale della Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori, ora tocca al Parlamento Europeo dire la propria, nella seduta plenaria in programma per il prossimo 14 novembre. In tale sede verranno valutati gli emendamenti del relatore (che potranno essere presentati entro le 12 del 9 novembre) e le eventuali proposte di risoluzione alternative, alla presenza di almeno 74 deputati.
In Italia la Commissione Finanze della Camera – che ha all’esame il documento dell’Unione europea – voterà la prossima settimana la proposta del documento finale sul Libro verde. Lo ha annunciato il presidente della Commissione, Gianfranco Conte, accogliendo il suggerimento del deputato del Pd Alberto Fluvi. Secondo la commissione, “anziché disperdere le proprie energie nella discussione di aspetti di dettaglio, dovrebbe concentrarsi sull’obiettivo di salvaguardare il regime concessorio sui giochi vigente in Italia anche alla luce del contenzioso insorto in materia dinanzi alla Corte di giustizia Ue”.
Intanto la Lega ha presentato alla Camera due nuove proposte di legge che riguardano proprio il gioco. Una (firmata da Alessandro Montagnoli e Marco Reguzzoni) punta alla revisione del Preu (prelievo erariale unico, ndr) sugli apparecchi e congegni per il gioco lecito. L’altra, presentata dal deputato Stefano Allasia, riguarda invece le modifiche all’articolo 110 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza in materia di installazione e di impiego di apparecchi e congegni per il gioco d’azzardo nei locali pubblici.