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Ue, la Camera: servono eurobond e euro più competitivo

Eurobond, tasso di cambio dell’euro più competitivo e politiche anticicliche “più ambiziose e concrete”, perché è insostenibile intervenire solo sul risanamento dei conti. Queste alcune delle iniziative che l’Europa dovrebbe mettere in campo per dare avvio e fiato alla crescita. Sono le indicazioni della commissione Bilancio della Camera, contenute nel documento conclusivo sull’analisi annuale della crescita per il 2912 della commissione europea.

“Si lavori presso le sedi internazionali ed europee – scrive la commissione – cogliendo tutte le occasioni utili per avviare una discussione aperta sulla necessità per l’Unione europea di condurre politiche più ambiziose e concrete sul versante della crescita, posto che politiche di risanamento della finanza pubblica cui non si accompagni una crescita economica adeguata risulterebbero insostenibili nel medio e lungo termine”.

La commssione Bilancio di Montecitorio sottolinea che l’Unione economica e monetaria “sta subendo continui stress ai quali fino ad ora ha risposto cercando di limitare i danni, priva tuttavia di una strategia sufficientemente ambiziosa per affermare la sua forza economica e le sue potenzialità che ancora risultano rilevantissime”.

Da qui i suggerimenti. Il primo parte dalla considerazione che “l’Europa è chiamata a individuare gli spazi necessari per politiche anticicliche che consentano di superare la condizione di stagnazione, se non di vera e propria recessione. Allo scopo non sono sufficienti le indicazioni della strategia Europa 2020, soprattutto in quanto non supportate adeguatamente dal punto di vista finanziario”.

E in in questa prospettiva “non si può eludere anche il tema del tasso di cambio dell’euro come fattore che influenza l’andamento delle economie dei Paesi membri. Occorre che l’Europa si ponga il problema di valutare senza pregiudizi gli effetti del tasso di cambio dell’euro. Un tasso di cambio tale da rendere più competitive sui mercati internazionali le esportazioni potrebbe fortemente agevolare il raggiungimento dell’obiettivo di consolidamento dei conti pubblici”.

Il terzo suggerimento è di sollevare nell’ambito dell’Unione “l’esigenza di introdurre alcune misure di stimolo della ripresa economica attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari adeguati, quali potrebbero essere gli eurobond, come contropartita della linea di consolidamento della finanza pubblica a livello nazionale”.

 Infine, la revisione delle regole Ue. Perché- si legge ancora nel documento della commissione – l’entrata in vigore del Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell’Unione economica e monetaria “non può esaurire le iniziative da assumere nell’ambito dell’Unione europea, ma dovrà essere corredata dall’apertura di una fase riformatrice che non escluda pregiudizialmente la revisione delle regole che presiedono all’Unione monetaria europea”.

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