Si avvicina l’Unione bancaria: i paesi dell’Ue, infatti, hanno trovato l’accordo sul fondo di risoluzione delle crisi bancarie. Secondo l’intesa trovata tra Parlamento europeo e Consiglio Ue, il fondo sarà costituito con la leva bancaria in otto anni (e non in dieci, come inizialmente previsto), con il 70% delle risorse complessive da versare nei primi tre anni.
A regime, il fondo unico di risoluzione avrà risorse per 55 miliardi che dovranno essere versati dagli stati. “La mutualizzazione – afferma Elisa Ferreira, relatrice in commissione Problemi economici del Parlamento europeo – sarà molto veloce, e questo risponde a una delle nostre richieste”.
Nella notte di Bruxelles, inoltre, è stato raggiunto l’accordo per la creazione di una nuova agenzia per chiudere le banche troppo fragili per sopravvivere. L’intesa conferisce alla Bce un ruolo primario nelle decisioni sulla chiusura di una banca, rendendo più difficile il compito per la nuova agenzia di risoluzione e limitando il raggio d’azione dei ministri dei singoli paesi.