A rischio il CETA, l’accordo commerciale fra Unione Europea e Canada. A dirlo è il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, commentando la decisione dell’Unione europea di lasciare ai governi la responsabilità di ratificarlo nazione per nazione, invece di approvarlo a livello europeo.
La proposta del presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker di riservare la decisione esclusivamente all’UE con la formula “EU-only” era stata, infatti, fortemente osteggiata da diversi governi europei, tra cui quelli di Germania e Francia, non intenzionati a cedere sovranità.
L’Italia, invece, era uno dei pochi Paesi a spingere per inaugurare la “corsia preferenziale”, ovvero per far approvare a maggioranza dell’Europarlamento l’accordo per controfirmarlo a breve. Bruxelles, in un momento di forte euroscetticismo, ha deciso di varare una sorta di competenza mista, stabilendo che la ratifica dovrà passare per i Parlamenti nazionali.
Per il ministro Calenda “La decisione, senza precedenti, della Commissione Europea di portare in approvazione l’accordo con il Canada come accordo misto e pertanto sottoporlo alla ratifica di circa 38 assemblee parlamentari degli Stati Membri rappresenta un ulteriore danno alla costruzione europea e un decisivo passo verso lo stallo della politica commerciale dell’Unione”.
Una posizione assunta anche da Federalimentare per cui la la mancata approvazione del CETA è un “grave danno per la tutela delle eccellenze agroalimentari italiane”.