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Ue all’Italia: senza interventi su debito e competitività rischi per tutta l’Eurozona

Secondo la Revisione approfondita della Commissione europea presentata oggi a Bruxelles gli squilibri in Italia sono eccessivi e servono azioni urgenti per ridurre il rischio di effetti negativi sull’area euro – Nel mirino dell’Ue sono soprattutto l’alto debito pubblico e un’economia che stenta a ripartire.

Ue all’Italia: senza interventi su debito e competitività rischi per tutta l’Eurozona

Torna l’incubo contagio italiano in Eurozona, per un’economia che desta non poche preoccupazioni a Bruxelles. La Commissione europea ritiene che il nostro paese abbia “squilibri macroeconomici eccessivi”, tali da rendere necessari “un monitoraggio specifico e azioni politiche forti”. Il monitoraggio è quello comunitario, con la Commissione Ue che annuncia l’avvio di un controllo delle politiche nazionali con continue informative in Consiglio sia nel contesto del semestre europeo che nell’ambito delle riunioni dell’Eurogruppo.

A delineare il quadro a tinte fosche è la Revisione approfondita sugli squilibri macroeconomici della Commissione europea presentata oggi a Bruxelles. L’esito è inappellabile: “Riteniamo che in Croazia, Italia e Slovenia gli squilibri siano eccessivi”, recita il testo. “In Italia servono azioni urgenti e decise per ridurre il rischio di effetti negativi sull’economia italiana e di quella dell’area Euro”. La parola “contagio” non viene utilizzata, ma la sostanza non cambia.

A far finire l’Italia nel mirino dell’Ue sono soprattutto l’elevato livello di debito pubblico e un’economia che stenta a ripartire. “L’Italia – raccomanda Bruxelles – deve affrontare l’alto debito pubblico e rispondere alla debole competitività”. In generale Bruxelles torna a chiedere al governo riforme strutturali e consolidamento dei conti, nello specifico la Commissione europea torna a rilevare come il debito pesi sull’economia, “in particolare nel contesto di cronica crescita debole e attenuata inflazione”.

Nelle condizioni attuali per l’Italia “sarà una sfida” raggiungere un surplus primario sostenibile e un crescita robusta del Pil per un periodo di tempo prolungato”. Inoltre servono politiche più efficaci per il consolidamento dei conti pubblici. “Sebbene nel 2013 siano stati compiuti progressi, le previsioni di correzione di bilancio per il 2014 appaiono insufficienti”.

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