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Ucraina, Zelensky dopo la telefonata con Trump: “Possibile raggiungere la pace quest’anno”

Dopo il colloquio telefonico con Trump il Presidente dell’Ucraina, Zelensky, si è detto decisamente ottimista sul raggiungimento della pace in tempi ragionevolmente brevi. Settimana prossima Zelensky farà visita a Macron in Francia

Ucraina, Zelensky dopo la telefonata con Trump: “Possibile raggiungere la pace quest’anno”

Donald Trump si è detto ottimista dopo l’ora di colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il primo confronto tra i due dopo il duro scontro del 28 febbraio nello Studio Ovale. Su Truth Social, Trump ha definito la conversazione “molto positiva“, precisando che gran parte del dialogo è stata una diretta conseguenza del suo recente confronto con Putin. “Siamo davvero sulla buona strada”, ha dichiarato, annunciando che il Segretario di Stato Marco Rubio e il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Michael Waltz forniranno ulteriori dettagli.

Intanto, gli attacchi sul campo non si fermano. Nella notte, droni russi hanno colpito due ospedali nella regione di Sumy, mentre bombardamenti hanno danneggiato la rete ferroviaria nel sud dell’Ucraina. Sul versante opposto, le autorità russe hanno denunciato un attacco ucraino a un deposito di petrolio a Krasnodar, con possibili ripercussioni sulle forniture verso l’oleodotto del Mar Nero.

Telefonata Trump-Zelensky: ecco cosa si sono detti

Anche la Casa Bianca ha confermato la centralità della telefonata. “Non siamo mai stati così vicini alla pace, e il merito è del presidente Trump”, ha dichiarato la portavoce Karoline Leavitt. Dal canto suo, il leader ucraino ha ribadito l’importanza della cooperazione con Washington per una soluzione duratura del conflitto. “Crediamo che, insieme all’America e sotto la guida del presidente Trump, si possa raggiungere una pace stabile già quest’anno”, ha scritto su X.

Tra i temi discussi, un primo passo concreto: lo stop agli attacchi contro le infrastrutture energetiche, una misura considerata cruciale per avviare il percorso verso la fine della guerra. “Ho sostenuto questa proposta e l’Ucraina è pronta a implementarla”, ha dichiarato Zelensky, facendo riferimento alla precedente telefonata tra Trump e Putin. Inoltre, Washington ha suggerito un cessate il fuoco incondizionato lungo la linea del fronte, proposta accettata da Kiev.

Le delegazioni negoziali di Stati Uniti e Ucraina torneranno a riunirsi nei prossimi giorni a Gedda per definire i dettagli tecnici della tregua e lavorare a un possibile accordo di pace. “Abbiamo dato mandato ai nostri rappresentanti di procedere il più rapidamente possibile”, ha confermato Zelensky.

Durante la telefonata, Trump ha anche avanzato un’idea controversa: la possibilità che gli Stati Uniti gestiscano, e forse persino acquisiscano, le centrali elettriche e nucleari ucraine. Secondo la Casa Bianca, “la proprietà americana di queste centrali rappresenterebbe la migliore garanzia di sicurezza e supporto per l’infrastruttura energetica ucraina”, ha spiegato Leavitt. Ma l’ipotesi, che ricorda da vicino il caso delle terre rare ucraine già finite in un contratto tra Washington e Kiev, non ha ancora ricevuto un via libera ufficiale dal governo ucraino.

L’amministrazione americana ha assicurato che continuerà a sostenere l’Ucraina, ma il vero ostacolo resta Putin. Il leader russo ha infatti respinto l’idea di un cessate il fuoco di trenta giorni, proposta da Trump e già accettata da Kiev, e ha persino preteso che Washington ritiri il proprio supporto militare e di intelligence all’Ucraina.

Zelensky, tuttavia, ha smentito qualsiasi pressione da parte di Trump affinché conceda favori alla Russia. “Non ho percepito alcuna pressione, questo è un dato di fatto”, ha assicurato. In serata, ha poi annunciato che la prossima settimana sarà in Francia per una visita ufficiale, rivelando che sente il presidente Emmanuel Macron “una volta al giorno”.

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