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Ucraina, Zelensky da Meloni e Mattarella: “Pace giusta, grato all’Italia”. Ecco cosa si sono detti

Ucraina, a Roma l’incontro lampo tra Meloni e Zelensky, mentre oggi il presidente ucraino ha visto il Presidente Mattarella. “Sono profondamente grato all’Italia per l’incrollabile sostegno: insieme possiamo avvicinare una pace giusta”, ha sottolineato Zelensky. Ecco cosa si sono detti

Ucraina, Zelensky da Meloni e Mattarella: “Pace giusta, grato all’Italia”. Ecco cosa si sono detti

Blitz di Volodymyr Zelensky a Roma. Ieri l’incontro lampo con Giorgia Meloni, mentre oggi il presidente ucraino ha visto Sergio Mattarella. “Sono profondamente grato all’Italia per l’incrollabile sostegno: insieme possiamo avvicinare una pace giusta”, ha detto il presidente ucraino. In questo contesto, Donald Trump afferma che Vladimir Putin vuole vederlo e che l’incontro è in fase di definizione. Mosca riferisce di 40 droni ucraini abbattuti stanotte sul territorio russo.

Ucraina, Zelensky da Meloni: cosa si sono detti

Zelensky, dunque, si intrattiene per circa un’ora al bilaterale organizzato a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio, al termine di una giornata piena d’incontri iniziata alla base militare di Ramstein, in Germania. E oggi sarà la volta del capo dello Stato. Avrebbe dovuto incontrare anche Joe Biden, ma il presidente Usa ha annullato il viaggio all’ultimo minuto a causa degli incendi a Los Angeles.

Meloni lo ha tranquillizzato, ribadendo “il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare alla legittima difesa dell’Ucraina“. Parole che arrivano a dieci giorni dall’insediamento bis di Trump alla Casa Bianca: un ciclone che sta per abbattersi sull’Europa, sulla Nato, sul mondo interno, e nessuno più di Zelensky rischia di esserne travolto. “Sto facendo del mio meglio per porre fine a questa guerra con dignità, per l’Ucraina e per tutta l’Europa, entro quest’anno”, ha giurato a Ramstein in occasione dell’ultima riunione del Gruppo di Contatto – a trazione Usa – dell’epoca Biden. Poi si vedrà quel che potrà accadere.

Ucraina, Zelensky da Mattarella: cosa si sono detti

“Sono lietissimo di accoglierla nuovamente al Palazzo del Quirinale, lei ieri ha visto la presidente del Consiglio e anche io le confermo la determinazione dell’Italia a mantenere pieno, inalterato e costante sostegno all’Ucraina, contro l’aggressione della Federazione Russa. Lo facciamo per l’amicizia che lega Ucraina e Italia, lo facciamo per il rispetto delle regole della comunità internazionale, contro la pretesa di imporre con le armi la volontà ad un altro Paese, ad un altro Stato. Lo facciamo per la sicurezza dell’intera Europa”. Lo dice il Capo dello Stato Sergio Mattarella incontrando al Quirinale il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “Lei è il benvenuto in Italia e a Roma. Benvenuto Presidente”, ha aggiunto Mattarella.

Ucraina, Zelensky a Ramstein: cosa può accadere

Il mini-vertice, alla presenza dei ministri della Difesa di circa 50 Paesi (ma quelli che contano davvero sono gli alleati della Nato) nonché del segretario generale dell’Alleanza e dell’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, serviva per dare l’ultima spinta alle forze armate ucraine, impegnate in una delicatissima fase del conflitto. Il sentiero tra conflitto e negoziato è strettissimo e a Ramstein è rispuntato il tema delle truppe occidentali schierate in Ucraina. “Il nostro obiettivo – ha dichiarato Zelensky – è trovare quanti più strumenti possibili per costringere la Russia alla pace e credo che il dispiegamento di contingenti dei partner sarebbe uno dei migliori strumenti”.

Gli alleati non si sono presentati a mani vuote. Gli Usa hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti da 500 milioni di dollari che comprende anche missili per la difesa aerea. Londra invece fornirà nell’arco del 2025 – in collaborazione con la Lettonia e gli altri compagni della coalizione apposita – ben 30 mila droni di tipo Fpv. “Questi droni all’avanguardia aiuteranno l’Ucraina a combattere l’aggressione russa, consentendo alle forze armate di manovrare oltre le difese aeree russe per colpire le postazioni nemiche e i veicoli corazzati”, ha spiegato il ministero della Difesa britannico. Zelensky ha incoraggiato gli alleati a investire in Ucraina proprio per la localizzazione della produzione dei droni – “vogliamo fabbricarne un numero record”, ha chiosato.

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