L’ex presidente dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, è ricercato. Nei suoi confronti è stato spiccato un mandato di cattura ed è stata avviata un’inchiesta per strage. Lo ha annunciato su Facebook il ministro dell’Interno ad interim, Arsen Avakov.
Dopo la turbolenta caduta di Yanukovich, l’Ucraina è entrata in una fase di transizione e si è già data un nuovo capo provvisorio dello Stato: il braccio destro di Iulia Timoshenko, Oleksandr Turcinov, cui era già stata affidata anche la presidenza del Parlamento e il ruolo di premier ad interim.
Turcinov, dunque, in questo momento ricopre da solo tutte e tre le maggiori cariche dello Stato, ma si tratta di una situazione momentanea: lo stesso Turcinov infatti ha invitato oggi i deputati a formare un nuovo governo di unità nazionale entro martedì prossimo, e le elezioni presidenziali sono state anticipate al 25 maggio. D’altra parte è la stessa Costituzione ucraina a prevedere che, in assenza di un presidente, i poteri del capo dello Stato siano affidati al presidente del Parlamento.
Di Yanukovich, intanto, si sono perse le tracce. Sembra che abbia tentato una fuga in Russia con un aereo privato, tuttavia pare non avesse tutti i documenti in regola per il decollo. Degli uomini armati avrebbero quindi provato a corrompere le guardie di frontiera, ma, non riuscendoci, avrebbero fatto salire l’ex presidente su un auto blu per fuggire di nuovo. Adesso però non si hanno più notizie.
A Kiev la situazione è relativamente tranquilla. I gruppi di manifestanti armati di mazze e bastoni continuano a girare per il centro e a controllare la strada per l’aeroporto per evitare la fuga dei loro nemici. In un messaggio tv Turcinov ha chiesto a Mosca di “rispettare la scelta europea dell’Ucraina. Siamo pronti al dialogo con la Russia per lo sviluppo delle nostre relazioni su un piano di parità”, ha aggiunto, sottolineando che l’integrazione europea è “una priorità per Kiev”.