Il capo chino, lo sguardo cupo, un giubbotto antiproiettile e uno stuolo di soldati a proteggerla. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in visita a Bucha insieme all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, non è riuscita a nascondere dolore e sgomento.
Von der Leyen: “A Bucha la nostra umanità è distrutta”
“Qui è successo l’impensabile. Abbiamo visto il volto crudele dell’esercito di Putin, l’incoscienza e la freddezza con cui hanno occupato questa città. A Bucha la nostra umanità è distrutta, tutto il mondo è con voi oggi”, ha detto von der Leyen davanti alle fosse comuni delle vittime.
Dopo la visita in quella che è tristemente diventata la città simbolo dell’orrore, la presidente della Commissione europea è andata a Kiev dove ha incontrato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Von der Leyen: “Il futuro dell’Ucraina è nella Ue”
Davanti ai microfoni e alle telecamere dei giornalisti, von der Leyen ha mostrato una cartellina con la bandiera europea e quella ucraina sulla copertina per poi consegnarla a Zelensky. “L’Ucraina fa parte della famiglia europea – ha detto – Abbiamo sentito molto chiaramente la vostra richiesta e siamo qui per darvi una prima risposta positiva: in questa busta c’è l’inizio del vostro percorso verso l’Ue, il questionario per l’adesione all’Unione, che andrà compilato, poi si dovrà fare la raccomandazione al Consiglio. Se lavoriamo assieme, potrebbe essere anche una questione di settimane“.
La replica del presidente ucraino è stata perentoria: “Allora ci basterà una settimana”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti che le chiedevano dei futuri rapporti tra Russia e Ue nel caso in cui l’Ucraina entrasse nell’Unione, von der Leyen ha affermato: “Sono profondamente convinta che l’Ucraina vincerà questa guerra, che vinceranno la libertà e la democrazia. Noi lavoreremo assieme all’Ucraina per ricostruirla, con investimenti e riforme. Tutto questo formerà il percorso dell’Ucraina verso l’Unione europea”.
La presidente ha infine ricordato i cinque pacchetti di sanzioni già approvati da Bruxelles, anticipando che “stiamo già preparando il prossimo. L’export verso la Russia è sceso del 71%, l’inflazione è attorno al 20% e cresce. La fiducia finanziaria nel Paese è ai livelli più bassi dal 1995 e le migliori menti stanno andando via insieme a più di 700 aziende private. I Paesi Ue hanno già congelato 225 miliardi di asset dall’inizio della guerra. La Russia decadrà da un punto di visto economico, finanziario e tecnologico, mentre l’Ucraina sta marciando verso un futuro europeo”.
Zelensky: “Kramatorsk crimine di guerra”
“Come il massacro di Bucha, come tanti altri crimini di guerra russi, l’attacco a Kramatorsk deve essere inserito tra le accuse che saranno portate in tribunale, cosa che dovrà accadere”. Lo ha affermato Zelensky in un video pubblicato dopo la strage di ieri alla stazione di Kramatorsk, dove sono morti oltre 50 civili.
“Tutti gli sforzi del mondo dovranno essere diretti a ricostruire ogni minuto – sottolinea – Chi ha fatto cosa, chi ha dato gli ordini, da dove sono arrivati i razzi, chi li ha portati, chi ha dato l’ordine e come l’attacco è stato organizzato. La responsabilità è inevitabile”, ha concluso.