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Ucraina: violenti scontri a Donetsk, almeno 100 vittime

Resta alta la tensione nell’est dell’Ucraina. A Donetsk i soldati ucraini, secondo quanto riferisce l’emittente Russia Today, hanno circondato la città bloccando tutte le vie di entrata e uscita. E ieri, sempre a Donetsk, si è svolta una strage che ha portato ad almeno 100 morti, riferiscono i responsabili dell’autoproclamata Repubblica popolare (Dnr).

Le autorità locali hanno ordinato l’evacuazione dei civili dalla città ucraina dell’est.

Tra le vittime “almeno la metà sono civili”, ha detto il leader Denis Pushilin. La Dnr precisa che molte vittime sono legate all’attacco a colpi di rpg contro due camion con insegne mediche che trasportavano feriti. “E’ un crimine contro l’umanità”, hanno denunciato le autorità dei separatisti a Donetsk. Si contano vittime anche a Sloviansk. Si tratterebbe di almeno tre civili, tra cui una donna. A loro vanno aggiunti altri due morti tra le fila dei miliziani separatisti.

Intanto, la Russia chiede di fermare gli scontri in Ucraina. Per cercare di placare la violenza che ha sconvolto l’Est del Paese, il presidente russo Putin si è rivolto al premier italiano Matteo Renzi durante una telefonata in cui ha fatto le condoglianze all’Italia per la morte del fotoreporter Andrea Rocchelli e del suo traduttore russo Andrei Mironov.

L’operazione “antiterrorismo” nell’est dell’Ucraina “deve durare e durerà ore, non mesi”, ha detto il neo presidente Petro Poroshenko. Parole che seguono quelle del vice premier che, in mattinata, ha dichiarato: “l’operazione militare contro i separatisti dell’est dell’Ucraina continuerà finché sul territorio ucraino non rimarrà neanche un singolo terrorista”.

L’aeroporto di Donetsk intanto è ancora luogo di combattimenti. Lo scalo è di nuovo pienamente controllato dalle forze armate di Kiev.

Il Cremlino ha fatto sapere che è ancora presto per parlare di un incontro del neo capo di Stato Poroshenko con Vladimir Putin.

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