È stato sventato un attentato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha riferito il servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu), annunciando di aver arrestato una donna accusata di aver aiutato Mosca a pianificare un attentato al leader ucraino durante una visita a Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale.
Fin dal primo giorno dell’invasione russa in Ucraina, il 24 febbraio 2022, circolano indiscrezioni più o meno verosimili delle strategie messe a punto da Mosca per assassinare Zelensky. Ed è per questo che il presidente ucraino è sottoposto a un sistema di protezione molto rigoroso, che copre ogni suo spostamento. Ad esempio, alcuni viaggi all’estero del leader ucraino sono stati annullati all’ultimo momento – per esempio uno in Bulgaria – proprio a causa di una fuga di notizie.
Sventato attacco a Zelensky: cosa è successo
Secondo quanto emerso, “il servizio di sicurezza ha arrestato un informatore dei servizi speciali russi, che, alla vigilia del recente viaggio del presidente nella regione di Mykolaiv – dove si è recato due volte negli ultimi mesi – stava raccogliendo informazioni sulla visita programmata”. Lo Sbu ha sottolineato che la donna – che lavorava in un negozio di una base militare – avrebbe cercato di “scoprire l’ora e i luoghi del percorso del Capo dello Stato nella regione”. Gli 007 ucraini hanno anche diffuso una foto sfocata dell’informatrice, trattenuta dagli ufficiali, insieme a messaggi telefonici e note scritte a mano sulle attività militari. La donna, adesso, rischia fino a 12 anni di carcere. Il servizio di sicurezza ucraino ha fatto anche sapere che l’indagine riguarda anche altri incarichi ricevuti dai russi.