La tregua di Pasqua, annunciata dal presidente russo Vladimir Putin, è giunta al termine senza alcuna estensione. Il cessate il fuoco, che aveva durata di 30 ore, è scaduto domenica sera alle 23 italiane, corrispondenti alla mezzanotte a Mosca e Kiev. Il Cremlino ha confermato che non ci sarebbe stata alcuna proroga, spegnendo ogni speranza di una pace più lunga e respingendo la richiesta di Kiev di estenderla di 30 giorni.
Con la fine della “tregua di Pasqua”, la Russia ha subito ripreso le sue offensive. L’Aeronautica Militare ucraina ha segnalato l’uso di droni kamikaze contro obiettivi nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Zaporizhia, con allerta aerea dichiarata anche nella regione di Dnepropetrovsk.
Ucraina-Russia: resoconto della prima tregua
Durante le 30 ore di cessate il fuoco, entrambe le parti hanno registrato violazioni. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha aggiornato la situazione su Telegram, segnalando che, nonostante l’apparente pausa nelle ostilità, le forze russe hanno lanciato diversi attacchi. “Dall’inizio della giornata fino alle 16:00 (le 15 in Italia, ndr), si sono verificati un totale di 46 attacchi russi in varie direzioni e 901 bombardamenti, 448 dei quali con armi pesanti. Sono già stati documentati oltre 400 casi di utilizzo di droni da parte russa”.
Particolarmente critici sono stati gli attacchi durante la giornata di Pasqua, con 133 bombardamenti lanciati sulla regione di Zaporizhzhia, 25 dei quali aerei. Non si sono registrate vittime civili, ma la tensione resta alta. Lo rende noto Ukrinform, riportando le parole del capo dell’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia Ivan Fedorov.
Trump e le pressioni su Kiev
Nel frattempo, Kiev è sotto crescente pressione per rispondere alle proposte dell’amministrazione Trump su come porre fine al conflitto. In un messaggio pubblicato su Truth, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato: “Speriamo che Russia e Ucraina raggiungano un accordo questa settimana, poi faranno grandi affari con noi”.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, queste proposte, discusse in un incontro a Parigi, prevedono concessioni significative alla Russia, come il riconoscimento da parte degli Stati Uniti dell’annessione della Crimea nel 2014 e l’esclusione dell’Ucraina dall’adesione alla Nato.
Queste idee, contenute in un documento riservato, sono state presentate ai funzionari ucraini giovedì scorso, con una successiva condivisione con i principali esponenti europei. La proposta ha suscitato discussioni approfondite, ma la posizione ufficiale di Kiev rimane incerta.