Tutto pronto a Gedda, in Arabia Saudita, per l’incontro di oggi tra la delegazione statunitense e quella ucraina per cercare di trovare un punto d’incontro dopo il duro scontro tra il presidente Usa Donald Trump e l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky avvenuto qualche settimana fa alla Casa Bianca. Il segretario di Stato americano Mark Rubio, arrivato in Arabia Saudita, ha detto che anche Kiev dovrà fare concessioni per mettere fine al conflitto con la Russia, ma ha definito “promettente” la proposta ucraina per un cessate il fuoco parziale. Rubio ha poi espresso la speranza di superare il congelamento degli aiuti militari all’Ucraina. Oggi dovrebbe essere discussa anche la disponibilità di Kiev a firmare l’accordo con Washington sui minerali critici. Presente a Gedda anche Zelensky che però non prenderà parte fisicamente all’incontro.
Zelensky: “Speriamo in un risultato concreto”
“La squadra ucraina rimarrà a Gedda per lavorare con la squadra americana e speriamo in un risultato concreto. La posizione ucraina durante l’incontro sarà assolutamente costruttiva“, ha scritto il presidente ucraino su Telegram dopo il “piacevole” incontro con il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammad bin Salman. “Grazie – scrive il leader ucraino – per la vostra saggia visione della situazione internazionale e per il vostro sostegno all’Ucraina. Abbiamo discusso i passi e le condizioni che potrebbero porre fine alla guerra e rendere la pace affidabile e duratura”.
Anche Mark Rubio ha ringraziato il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman “per aver ospitato ancora una volta gli Stati Uniti nei colloqui per aiutare a risolvere la guerra in Ucraina e garantire una pace duratura”. Lo riferisce il dipartimento di Stato nel comunicato sul loro incontro. Il segretario di Stato americano e bin Salman hanno avuto un colloquio di oltre due ore prima dell’inizio dei negoziati tra Stati Uniti e Ucraina che inizieranno oggi. Anche il consigliere per la sicurezza nazionale americana Mike Waltz ha partecipato all’incontro. In agenda anche “la situazione nello Yemen e i terroristi Houthi che minacciano il commercio globale, gli interessi americani, i cittadini e le infrastrutture saudite”. “Il Segretario ha parlato anche della Siria e dei modi per promuovere un governo stabile, libero dal terrorismo” oltre che della ricostruzione a Gaza che “non deve includere alcun ruolo per Hamas”.
Usa: inviato di Trump giovedì a Mosca da Putin
L’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff andrà a Mosca questa settimana per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferiscono i media statunitensi, citando fonti vicine al dossier. Si tratterebbe del secondo incontro di Witkoff con Putin, con il quale il rappresentante del presidente Donald Trump ha avuto un incontro di tre ore durante un viaggio nella capitale russa a febbraio per la liberazione del cittadino statunitense Mark Fogel. Da parte sua, Trump ha già espresso in passato il desiderio di incontrare Putin per cercare di sbloccare le relazioni tra Stati Uniti e Russia.
Attacco con droni su Mosca
Nel frattempo, nella notte, un attacco con droni è stato lanciato su Mosca. Lo riporta la Tass. Le forze armate russe hanno comunicato che sette velivoli senza pilota sono stati abbattuti dalla contraerea sopra il quartiere urbano di Ramenskoye. Per sicurezza sono state introdotte restrizioni temporanee ai voli negli aeroporti Zhukovsky e Domodedovo. Si tratta dell’attacco più significativo contro il territorio russo dall’inizio dell’offensiva russa lanciata nel febbraio 2022 contro l’Ucraina. “La difesa aerea del Ministero della Difesa continua a respingere un massiccio attacco di droni nemici a Mosca. I detriti di un drone hanno anche provocato un morto vicino a Mosca.
A loro volta le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con un missile balistico Iskander-M e 126 droni di vario tipo, inclusi gli Shahed kamikaze, 79 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev: lo ha reso noto l’Aeronautica militare ucraina, aggiungendo che anche il missile è stato distrutto, mentre 35 droni-esca nemici sono caduti in zone aperte.