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Ucraina nell’Unione europea: via libera dalla Commissione alla candidatura di Kiev e Moldavia

Semaforo verde dalla Commissione europea sulla candidatura dell’Ucraina come Paese Ue. Ok anche alla Moldavia, Georgia solo se rispetta le condizioni

Ucraina nell’Unione europea: via libera dalla Commissione alla candidatura di Kiev e Moldavia

“Oggi abbiamo adottato la raccomandazione al consiglio di dare all’Ucraina una prospettiva europea e lo status di candidato all’ingresso nell’Unione“. Lo ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, dopo la riunione del collegio. “L’Ucraina ha chiaramente dimostrato l’aspirazione e l’impegno del Paese di essere all’altezza degli standard europei. L’Ucraina è una democrazia parlamentare molto solida, che vanta un’amministrazione eccellente”, ha spiegato Von der Leyen, aggiungendo che Kiev “ha mostrato di avere un livello di deficit solido prima della guerra, ha già compiuto passi importanti per essere un’economia di mercato funzionale”.

Mentre l’Europa è a corto di gas, la Commissione europea dimostra la sua vicinanza all’Ucraina. Ma è ancora presto per cantare vittoria. L’ultima parola spetta ai dirigenti dei 27 Paesi che saranno chiamati a dare il loro assenso all’unanimità durante il summit Ue in programma per il 23 e il 24 giugno.

Ucraina nell’Unione europea, Von der Leyen: “C’è ancora molto da fare”

“Zelensky ci ha detto che, anche senza il percorso europeo, le riforme (chieste da Bruxelles) sono ritenute comunque necessarie”, ha proseguito Von der Leyen in conferenza stampa indossando un completo con i colori dell’Ucraina (giacca gialla e camicia blu). “Sull’Ucraina abbiamo un messaggio chiaro: si merita una prospettiva europea e deve ottenere lo status di candidato tenendo presente che c’è ancora da lavorare. Il popolo ucraino ha mostrato si essere pronto a morire per il sogno europeo”.

“Si può anche andare indietro nel processo d’ingresso nell’Ue se le riforme arretrano”, ha spiegato il presidente della Commissione. “Il processo è basato sul merito, abbiamo dettagliato cosa si deve fare. L’Ucraina, ad esempio, ha fatto molto negli ultimi 8 anni. Ora si sa molto chiaramente quali sono le riforme da fare per andare avanti e sta ad ogni Paese decidere quanto velocemente vuole procedere”, ha sottolineato.

Status candidato Ue: ok alla Moldavia, Georgia in stand-bye

“Sulla Moldavia raccomandiamo che il Consiglio europeo le conceda una prospettiva europea e lo status di candidato”, ha annunciato il numero uno della Commissione Ue. Molto è stato fatto ma molto lavoro resta ancora da fare per l’ingresso dell’Ucraina in Europa. “Ad esempio sulla stato di diritto, la giustizia, la lotta alla corruzione e la rimozione del potere degli oligarchi sull’economia”, ha sottolineato.

“Raccomandiamo al Consiglio europeo di concedere una prospettiva europea alla Georgia ma di valutare se il Paese rispetta una serie di condizioni prima di concedergli lo status di candidato”, ha detto ancora Von der Leyen. Ma il cammino della Georgia per diventare il 28esimo stato membro Ue non è così facile: ha avviato il percorso di vicinato nel 2004 e nel 2008 l’accordo di partenariato: nel 2021 Tbilisi ha preparato la domanda per il riconoscimento di stato membro dell’Ue, presentata il 3 marzo 2022.

Zelensky sullo status dell’Ucraina candidato Ue: “Giornata storica”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato la raccomandazione della Commissione al consiglio Ue su Telegram:” L’Ucraina ha sentito contemporaneamente il sostegno di quattro potenti Stati europei. E in particolare il sostegno al nostro movimento verso l’Unione Europea. Tutti i leader capiscono perché i negoziati per porre fine alla guerra non sono in corso. Esclusivamente a causa della posizione della Russia, che sta solo cercando di intimidire tutti in Europa e continuare la distruzione del nostro Stato. Non vogliono cercare una via per la pace. Continueremo a combattere fino a quando non garantiremo al nostro Stato la piena sicurezza e integrità territoriale”.

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