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Ucraina-Italia, alla Nazionale di Spalletti basta un pareggio per qualificarsi a Euro 24: “Sappiamo cosa ci giochiamo”

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Ancora uno sforzo, poi sarà festa. L’Italia si è avvicinata a grandi passi verso Euro 24 già venerdì battendo la Macedonia del Nord, ma per far sì che la missione sia completata serve scalare l’ostacolo Ucraina. La squadra di Spalletti e quella di Rebrov sono appaiate a quota 13 punti, gli azzurri però hanno vinto lo scontro diretto dell’andata e dunque passerebbero pure in caso di pareggio, anche se questo aprirebbe scenari abbastanza complessi in sede di sorteggio.

Ad ogni modo l’Italia ha tutte le carte in regola per battere gli ucraini e staccare il pass senza troppi patemi, tanto più che i calcoli, storicamente, non ci hanno mai portato troppo bene.

Ucraina – Italia (ore 20.45, Rai Uno)

Sul neutro di Leverkusen, designato vista l’indisponibilità di Kiev per evidenti motivi, andrà in scena una sfida insidiosa, tra due squadre che si contenderanno l’ultimo ingresso diretto ai prossimi Europei. L’Italia è reduce dalla bella vittoria sulla Macedonia che ha riportato in alto il morale e il borsino qualificazione, l’Ucraina invece ha “subito” l’aggancio, ma ha riposato e potuto preparare al meglio la partita.

Il pronostico, spogliandoci di qualsiasi scaramanzia, pende dalla nostra parte soprattutto per via degli scontri diretti, anche se molto passerà dall’aspetto mentale: se a livello tecnico, infatti, la squadra di Spalletti è sicuramente superiore, va pur detto che la pressione è tutta sulle sue spalle. Fallire l’accesso diretto a Euro 24 sarebbe un duro colpo e riporterebbe a galla fantasmi di un passato troppo recente per non fare paura, ecco perché il match point va sfruttato al meglio, costi quel che costi. La partita dell’andata, in questo senso, può aiutare non poco, visto che in quella notte di settembre riuscimmo a venirne a capo nonostante fossimo spalle al muro: eravamo reduci da un triste pareggio in Macedonia e solo una vittoria ci avrebbe rimesso in carreggiata.

Oggi lo scenario è decisamente più sereno e anche la squadra, al netto della sconfitta di Wembley, sembra aver metabolizzato le idee di Spalletti, il cui lavoro comincia a dare i suoi frutti. Urge l’ultimo e importantissimo sforzo, per poi pianificare un Europeo nel migliore dei modi, proprio come due anni e mezzo fa.

Spalletti carica l’Italia: “Sappiamo bene cosa ci giochiamo, ma non avremo nessun timore”

Sappiamo cosa ci andiamo a giocare, molti vogliono metterci timore ricordandoci l’importanza e il traguardo della partita, ma le motivazioni vanno sempre oltre – il pensiero di Spalletti -. Noi possiamo vincere e questo deve annullare ogni paura, anche perché è soprattutto nelle difficoltà che questi calciatori ci hanno fatto vedere la grande voglia e determinazione di vestire la maglia azzurra. Nella voglia di attaccare e pressare non dovremo mai perdere ordine ed equilibrio, loro hanno l’attacco come reparto più forte, potrebbero crearci problemi ribaltando l’azione. Quando ci saranno la possibilità e le distanze giuste potremo pressarli, se invece si allungheranno dovremo concedere campo e abbassarci, senza però lasciare spazi che poi diventerebbero difficili da rioccupare con ripiegamenti e ricomposizioni. La classifica dice che abbiamo gli stessi punti, non ci sono favoriti, hanno calciatori forti ma preferisco i miei. Jorginho? È un giocatore di grande personalità, ma abbiamo anche altri rigoristi, forse lo metteremmo in difficoltà rimandandolo al dischetto: valutiamo anche altre situazioni”.

Ucraina – Italia, le formazioni: Spalletti prepara 4-5 cambi rispetto alla Macedonia

Servono lucidità e gambe fresche, anche perché l’Ucraina arriva alla sfida di Leverkusen con molte più ore di riposo, non avendo giocato nessuna gara (a parte un’amichevole con i polacchi del Lechia) prima di questa. Anche per questo Spalletti ha annunciato che farà quattro o cinque cambi rispetto alla formazione di Roma, coinvolgendo un po’ tutti i reparti, portiere escluso. Il suo 4-3-3 vedrà così Donnarumma in porta, Di Lorenzo, Mancini, Acerbi e Dimarco in difesa, Barella, Jorginho e Frattesi a centrocampo, Politano, Scamacca (ballottaggio con Raspadori) e Chiesa in attacco. Gli ucraini di Rebrov risponderanno con il canonico 4-2-3-1 con Bushchan tra i pali, Konoplya, Zabarnyi, Matvienko e Mykolenko nel reparto arretrato, Stepanenko e Zinchenko in mediana, Tsygankov, Sudakov e Mudryk alle spalle dell’unica punta Dobvik.

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