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Ucraina, è scontro Russia-Usa: “Inaccettabili minacce Kerry”. Il segretario di Stato domani a Kiev

Cresce la tensione in Ucraina: la decisione di sospendere i lavori da parte dei paesi occidentali nel quadro della Presidenza russa del G8 non risulta a Mosca “in alcun modo motivata” e sta avvicinando lo scontro frontale tra Russia e Usa. Mosca considera infatti “inaccettabili le minacce nei confronti della Russia” quelle fatte dal segretario di stato Usa John Kerry, che in seguito all’occupazione militare della Crimea aveva fatto sapere che il Paese di Putin rischia la sua sedia al tavolo delle grandi potenze. 

Lo ha fatto sapere il Ministero degli Esteri russo Alexander Lukashevich, mentre in precedenza anche le parole del suo portavoce erano state dure e orientate alla possibilità di una nuova guerra fredda: “La decisione è difettosa, non solo politicamente, ma anche in contrasto con i principi di impegno costruttivo di questo formato, basato sulle capacità del Gruppo degli Otto, per lo sviluppo, la stabilità globale e la lotta contro le minacce e le sfide transfrontaliere”, aveva fatto sapere Lukashevich.

Il ministero russo si augura che prevalgano in futuro in Occidente “approcci ben diversi” e torni alla ribalta la volontà di lavorare insieme nel G8. Lo stop ai lavori era giunto nella notte italiana, con un comunicato diffuso dalla Casa Bianca. Anche l’Italia con i leader di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, così come la Commissione europea avevano infatti detto che “le azioni in Ucraina” di Mosca violano i principi del G8 e per questo hanno annunciato la sospensione di tutti i lavori preparatori del vertice di Sochi previsto a giugno.

Attesa per la riunione di oggi tra i ministri degli Esteri europei, che si ritrovano a Bruxelles per una nuova riunione d’emergenza sull’Ucraina, mentre appunto ils egretario di Stato Usa John Kerry è atteso domani Kiev.

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