Ucraina in piena riscossa sul piano militare, dove la Russia sta incassando sconfitte dopo sconfitte e vede compromesso il sogno di conquistare tutto il Donbass. Il capovolgimento degli equilibri militari a favore dell’Ucraina è il frutto degli aiuti che l’Occidente ha messo a disposizione di Kiev, che con i droni, i satelliti, gli aerei spia, e le nuove armi e l’intellgenza strategica del generale Oleksandr Sirsky, comandante delle forze di terra ucraine, sta recuperando terreno giorno dopo giorno. Nel conflitto tra Russia e Ucraina che dura ormai dal 24 febbraio scorso, la novità più importante e in parte inattesa delle ultime ore è la liberazione in un sol giorno da parte delle truppe di Kiev della città Kupiansk, che era stata conquistata e martoriata dai russi subito dopo l’invasione, e di quella di Izyum.
LA LIBERAZIONE UCRAINA DI KUPIANSK E’ UN COLPO MORTALE PER MOSCA
“La liberazione di Kupiansk – segnala in particolare l’intelligence britannica – è un duro colpo per Mosca perchè la città ucraina si trova lungo i percorsi di rifornimento della linea del fronte del Donbass“. Kupiansk è l’unico snodo ferroviario nell’Est ucraino occupato dai russi: perdere quello significa che Mosca non potrà più trasportare sulle ferrovie i rifornimenti pesanti, a partire dai carri armati e dalle munizioni. Uno smacco decisivo per i russi mentre Kiev punta ora a riconquistare tutto il Donbass per potersi sedere al tavolo delle trattative di pace da posizioni di forza.
I russi minimizzano e sostengono che il loro ritiro da Kupiansk serve a riorganizzare meglio le truppe per riprendere l’offensiva nel Donbass ma la realtà dice altro.
PER I RUSSI LA CONQUISTA DEL DONBASS DIVENTA UNA CHIMERA
“Dall’inizio del mese – afferma con legittima soddisfazione il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – abbiamo riconquistato 2 mila Km quadrati di territorio, liberandolo dalle forze russe”. E’ un passo avanti che dà fiducia a Kiev anche se la guerra non è finita ma da ieri la conquista di tutto il Donbass diventa per i russi una chimera mentre gli ucraini cominciano a sperare davvero nella piena liberazione del loro martoriato Paese.